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Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.
-Grazie Gioia, allora Max abbiamo un accordo: da ora Gioia sarà per sempre la tua amante. Anzi, perché non ti trasferisci direttamente qui? Spazio ne abbiamo ed io potrei cederti il mio letto con Gioia annessa. Tanto per un mese non potrò toccarla e vedere te al mio posto nel letto mi aiuterà in questa forzata ascesi.
-Daccordo comincerò immediatamente a ciulartela. Ricordati che a te sarà riservata una poltroncina per eccitarti durante la notte e che non potrai mai sfiorare tua moglie.
-Affare fatto! il mio letto è tuo.
Elio si impegnò con tutta la sua buona volontà mentre Max lo stuzzicava appena possibile mostrandosi mentre scopava Gioia a manetta di giorno e completando la sua opera la notte. La sua eiaculazione precoce era miracolosamente scomparsa mentre il giovane sposino faceva una fatica sempre maggiore a contenersi.
-Sei contenta Gioia? (Domandava Max alla sua amante) Ora possiamo liberamente scopare senza che Elio ci metta becco.
-Sei diabolico (rispondeva lei) Mi piace essere scopata da te, ma lui è mio marito. Lo amo e quando tu ti sarai stancato di me voglio poterlo ritrovare pronto e disponibile.
-Allora non sarà tanto presto bambina: ho i miei progetti su di te e voglio ricordarti la tua promessa: . “Io sarò l’allieva sottomessa ed ubbidiente.”
Per mostrargli di essere sempre disposta a mantenere la sua parola fu Gioia stessa, che aveva notato l’avvicinarsi di Elio, ad estrarre a Max il pacco impalandocisi velocemente sopra,
Una settimana, due, tre Elio resisteva oramai mancava poco. Era sicuro di farcela, proprio sicuro.
-Sono incinta (comunicò Gioia ai due uomini una mattina a colazione)
Quella semplice comunicazione gli procurò una immediata erezione e l’eccitazione gli fece immediatamente svuotare le sacche seminali, già doloranti per la lunga astinenza. Una enorme quantità di sperma filtrò oltre la barriera delle mutande e dei calzoni in una grande macchia rivelatrice.
-Non ce la ho fatta. (ammise Elio sconfitto) Avevi ragione Max
Poi cambiò argomento abbracciando fortemente la moglie:
-Dicevi sul serio Gioia? Diventerò papà?
-Si amore, ma se non sbaglio grossolanamente i calcoli, non sei tu il papà, il mio ritardo è di soli 14 giorni.
-Stai insinuando che il padre sia Max? Impossibile, non ne sarebbe in grado! Sono contento che mi sostituisca nel tuo letto proprio perché so quanto non vale! … e poi chi se ne importa? Di certo sarà tuo, uscirà da te, capisci? Ed a me tanto basta: se è tuo contemporaneamente è mio e lo alleveremo insieme con amore!
Max aveva visto e sentito tutto.
-Elio se vuoi posso insegnarti un nuovo gioco trasgressivo adatto a questa situazione.
E appartatosi coll’uomo gli spiegò cosa intendeva.
Finalmente ho raggiunto il tetto della trasgressività.
Il gioco che sto facendo adesso si chiama il baby sitter.
Proprio così: sono diventato il baby sitter dei bambini che la mia cara mogliettina mi sforna a ciclo continuo ingravidata da Max. Io posso scoparla solo quando lei è gravida ed in questo modo il nostro matrimonio, benché? Trasgressivo, resta saldo e felice. Lei non ama Max mai si lascia ogni volta impregnare per fare felice me.
Ogni volta che andiamo a tavola lei ha imparato ad impalarsi sull’uccello di Max che può in tal modo direttamente servirsi alla fonte del latte che Gioia produce e che è riservato unicamente a lui.
Biberon, latte artificiale e pannolini sono invece il mio personale appannaggio, ma devo portare pure i bimbi all’asilo ed a scuola; insomma, essere trasgressivi è un impegno a tempo pieno, ma non mi lamento, l’ho voluto e lo voglio io!
Con tutto questo da fare sono oramai anni che non riesco più a ciulare Gioia, per fortuna c’è Max che, sia pure in maniera assolutamente inadeguata, riesce a tamponare alla sua maniera. L’avevamo giudicato scialbo e di poco valore ma lui si impegna molto, non è colpa sua se è così. La scorsa settimana, per esempio, ho portato a casa una splendida orchidea (il fiore dell’amore) donandola a Gioia. Avevo alcune intenzioni proprio dichiarate da quel fiore; avevo trovato una mezzora libera e volevo interrompere tutta questa forzata astinenza., Mentre eravamo ambedue appoggiati al tavolo per ammirare il fiore, è arrivato Max, ha sollevato la gonna di Gioia sulla schiena ed ha cominciato a scoparla alla pecorina: lei neppure squittiva, povero amore mio. Si capiva che fingeva di provare piacere solo per cortesia; tutti quei: “Sii” a voce e neppure un mugolio spontaneo! Non ho proprio avuto cuore di ricordargli che io chiavo meglio di lui, ma se lo facessi … “ciulare tu stesso tua moglie rientrerebbe nella normalità” ed io ora sono un trasgressivo al massimo livello. Mi sono allontanato. Lui in questo modo riesce a tenermela tranquilla scopandomela cioè tutte le notti e spesso durante il giorno. Non ci fosse lui sono certo che Gioia mi avrebbe ormai lasciato quindi non posso che essergli grato.
Max sarà pure scialbo ed incapace a letto, ma per noi si è rivelato un angelo, una vera manna del cielo.
Fine
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