Bianco Natale

racconti erotici vita reale

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    Questa è una storia successa davvero

    Non vedevo una ragazza da un po' di tempo e rompevo l'anima a questa mia carissima amica. Mi presenta la migliore amica, che si chiama Lucy.

    Ci scriviamo e fissiamo aperitivo una domenica pomeriggio. Arriva ed è bellissima. Occhi verdi, viso naturale, slanciata, leggins e top dei Metallica. Cazzo.

    Ci facciamo una passeggiata e parliamo un po' e le offro un aperitivo in un locale carino. Lucia inizia a provocarmi. Via via sempre di più. Alla mia domanda se le piaccia cucinare, mi risponde "Mi piace mangiare ed ingoio sempre". Cazzo. Ho una erezione. "Possiamo aspettare prima di alzarci?" Chiedo. E lei scoppia a ridere.

    Usciamo e le dico"alla prossima volta vieni da me". E lei "perché non adesso?". La bacio e le metto una mano sul culo.

    Entriamo da me. Mi spinge sul letto e in trenta secondi mi ritrovo senza pantaloni e lei tra le mie gambe. Sento una strana sensazione. Ha entrambe le mie palle in bocca e mi masturba il cazzo. Ok, non capisco più nulla dal godimento. "Hai un gran bel cazzone" ridacchia.

    Le chiedo di sedersi sulla mia faccia, voglio leccare la sua fica. Urla di piacere mentre con la lingua le accarezzo il clitoride. "Cazzo, sei delicatissimo" sospira. Avvolge la sua bocca attorno al mio pisello e lecca. "Ti tengo per i tuoi grossi testicoli" dice con quella voce sexy. Voglio che goda. Si sdraia a pancia all'aria e la fisso negli occhi. "Chi viene per primo perde. In palio c'è l'intimo dell'altro" dico con fare di sfida. "Ok, fa lei".

    Salgo su di lei e la penetro. Ci baciamo. Che labbra morbide, ho il cazzo che pulsa. La scopo così: lei sotto a dimenarsi dal piacere e io sopra mentre godo nel verderla godere. 10 minuti. 20 minuti. 30 minuti. Sempre a martallare la sua fica. Grazie tapis roulant per la resistenza. Mi abbraccia forte e mi sussurra all'orecchio "Cazzo sei un toro". E mi soppesa i miei coglioni appesantiti. Tra i più bei complimenti che abbia mai ricevuto. "Adoro sentire le tue grandi palle sbattere sulla mia passerina" cit.

    Si mette a 90 e dice "Questo si chiama doggystyle" e mentre la scopo fa "Woof woof". Che bello. La scopo forte e vorrebbe urlare, ma le ho detto della vicina. Poi succede l'impensabile. "Ci vorrebbe un frustino" sospira lei. Non so che mi salta in mente, ma le do uno schiaffo su quel culo perfetto a piena forza. "Minchia"-penso-"ora mi denuncia". E lei "cazzo, ancora". Scoppio a ridere e le do ancora di più il cazzo.

    Sono passate almeno due ore da quando abbiamo iniziato a scopare. Non mi manca molto. "Lucy, sborro parecchio, ti avviso". Lei dá uno schiaffetto al mio scroto e fa "In quei grossi coglioni ci deve essere tanto spazio". Ciao, le vengo addosso dalle tette fino alla coscia.
    "Mi hai fatto la doccia" scherza. Con le dita lecca la sborra dal suo corpo.

    Andiamo in bagno e facciamo una doccia calda. La bacio sia sulla bocca che sulla fighetta. "Le mie mutandine sono tue". Rispondo "Sappi che mi ammazzerò di seghe". Da stronzetta replica "Lo so".
     
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