Mamma mi sento donna

racconti erotici incesto

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    Figon Member

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    Era un pomeriggio di primavera, mamma come sempre stava sistemando casa, papà era via, e mia sorella con il suo fidanzato, io in camera mia, intento a guardare in internet siti di biancheria intima, scarpe col tacco e vestitini.
    Lo sò, a diciannove anni, bisognerebbe pensare alle ragazze, dovrei essere con una di loro a farmi spompinare o, a scopare, ma non è la mia natura, io sono e mi sento omosessuale.
    Lo sono da sempre sin da giovanissimo mi sono sentito attratto dal mio stesso sesso, i primi pompini li ho fatti ai mie compagni di scuola, ho perso presto la mia verginità, con un amico dei miei genitori, e ora, il mio solo pensiero è essere donna.
    Ho sempre avuto un buon rapporto con la mia famiglia, specialmente con mia sorella, che ben presto si è accorta della mia omosessualità, e devo dire che miha aiutata, mi ha dato le sue mutandine, le sue calze di naylon, mi ha dato i primi insegnamenti col trucco, poi con gentilezza, mi ha mostrato il suo corpo nudo, mi ha fatto toccare e baciare il suo seno, la sua figa, nel tentativo di portarmisulla via maschile, ho apprezzato, ma non ne ho trovato giovamento.
    E con mia madre, devo dire che avevo anche con lei un ottimo rapporto, ma non da dichiararmi come gay.
    Fù quel pomeriggio di un sabato di primavera, che accadde, come dicevo stavo sbirciando intimo femminile, quando mamma entrò in camera mia, non me ne accorsi, ero troppo eccitato, indossavo un paio di slip di miasorella e un paio di autoreggenti, il cazzo mi scoppiava, ma evitavo di toccarlo, sarei esploso, mamma entra, e vede il video del compoiuter, e poi vede mè come sono vestito, non parla, osserva, io parlo a voce ammirando i capi, caspita dico, mi starebbe bene, acc che calze, mmm che reggiseno, e via così, sento una mano sulla spalla, mi gro di scatto, e la vedo, mi accarezza, e io come per magia, sborro, schizzo verso di lei, la colpisco sulla maglietta, sul viso, e poi sulla gonna.
    Mamma raccoglie lo sperma dalla sua guancia, lo porta alla bocca lo assaggia e mi dice, delizioso, dolce e salato allo stasso momento.
    Sono imbarazzato, ma ormai il dado è tratto, la guardo negli occhi, e le dico, mamma mi sento donna, amo i maschi, e vorrei essere come tè, vestirmi come tè, voglio essere femmina.
    Mi abbraccia, lo sò tesoro, lo sò da tanto, e ti ammiro, ma vedrai che da oggi tutto cambierà, e così, verso le cinque di pomeriggio, uscimmo a fare compere, acquistammo intimo giovanile, reggicalze, calze, alcune paia di scarpe con tacco, e una serie di vestitini e camicette e gonne, e poi a casaDove mi fece provare tutto, e mi aiutò nei giorni seguenti con il trucco.
    Passarone dei mesi, i capelli crebbero, e con l'aiuto dell'estetista di mamma togliemmo i pochi peli sul mio corpo, e alla fine dell'estate, era nata Paola, un bella ragazza di diciannove anni.
    Nei mesi precedenti, mio padre, fù di grande aiuto per la mia trasformazione, come mamma, iniziarono a spostarsi per casa nudi, o con i soli slip, potei ammirare mamma toccarla, e ho provato la sua bocca spesso, mi ha fatto dei pompini da urlo, ma la cosa che più mi eccitava era papà, aveva un cazzo notevole, spesso in erezione, mi sedevo al suo finaco, e lo segavo, fino a farlo venire, per poibere il suo nettare, o lo spompinavo, ero sempre, comunque vestita da donna.
    Poi una sera, che mamma e papà stavano scopando, non ho resistito, sono entrata in camera loro, in reggicalze calze e tacchi, e mi sono unita a loro, mamma si è tolta il cazzo dalla figa, era bagnatissimo, e mi ha detto di prendere il suo posto, mi sono seduto sul membro di mio padre, colui che mi ha generato, e mi sono inculato.
    Fù stupendo, lo cavalcai per una ventina di minuti e poi mi riempì di caldo sperma, mi innondò a dire il vero, poi lo ripulii con la lingua.
    Avevo il cazzo di marmo, papà si mise a pecora, dai figlia mia scopami, incula papà, non me lo feci ripetere, lo inculai, entrai come si entra nel burro, e iniziò a godere, siii esclamava, inculami, siiii sono un frocio, spaccami, e io lo montai, fino a venire nel profondo del suo culo.
    Poi abbracciati ci baciammo, e gli chiesi se fosse gay, mi accarezzò, sì tesoro, lo sono sempre stato, mamma è un incidente i percorso, io sono un frocio omosessuale, ho una relazione con il mio capo da vent'anni, lo prendo nel culo da giovanissimo, come tè, ma vedi tesoro, non posso dire tale padre e tale figlio, perchè non siete miei figli.
    Mamma mi spiegò, che succedeva di rado che papà riuscisse a scoparla, e quindi provvide un amico di famiglia al corrente della situazione a generarci, lo stesso che mi rese donna da giovane, fù il mio vero padre a sverginarmi.
    Grazie mamma e grazie papà, ora sò chi sono e cosa sarò.
     
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