Zia e il freddo

racconti erotici incesto

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    Ero sul divano a guardare la tv, zia si sedette vicino a me, Z:”Cazzo che freddo che fa”, in effetti cominciava a fare freschetto la sera, M:”Bhe direi, sei mezza nuda”, aveva un vestito da casa, aperto sotto lasciandole le gambe completamente nude ed era smanicato. Z:”Si vabbè, ma non hai freddo pure tu?”
    M:”Sto bene così. Vuoi una coperta?”, zia annuì con il capo e le passai una coperta. Si coprì le gambe e le mise sopra le mie, io con le mani andai immediatamente a toccarle le gambe.
    Z:”Che mani calde che hai!”, io le toccai i piedi e l’interno coscia. Rimanemmo così per diversi minuti, poi zia prese e se ne andò di sopra. Rimasi sul divano aspettando il suo ritorno.
    Dopo circa venti minuti zia apparve sulle scale, coperta solo dall’accappatoio con ancora i capelli bagnati. Z:”Una doccia calda mi ci voleva proprio” disse scendendo le scale. Si mise davanti a me, mi diede le spalle e fece cadere a terra l’accappatoio. Il suo culo si presentò davanti a me, mi sporsi in avanti, con la testa mi fiondai tra le sue chiappe leccandola a più non posso.
    Zia si sporse leggermente in avanti per facilitare il tutto e con la sua mano spinse la mia testa verso di se.
    Le mie mani presero prima i fianchi di zia e poi le sue chiappe strizzandole.
    La mia lingua passó dalla figa al culo di zia senza sosta leccando il più possibile.
    Zia mi bloccó, si inginocchiò, mi tolse i pantaloni e prese il cazzo in bocca, mi spompinó ingoiando l’intero cazzo per poi farlo riuscire completamente dalla bocca.
    M:”Vai zia, sei bravissima”, zia mi fece l’occhiolino senza mai lasciare il cazzo.
    Il mio cazzo era totalmente ricoperto di bava e saliva di zia, un gran pompino.
    Zia si sdraió, le presi i piedi e li baciai, baciai le cosce, mi fiondai di nuovo nella sua figa, leccai e sditalinari senza sosta. Zia gemeva e sentivo che si bagnava sempre di più.
    Smisi di leccarla, la feci mettere a pecora sul divano, le leccai il buco del culo e puntai il cazzo, pian piano entrai, zia emise alcuni gemiti misti ad urla.
    Una volta abituatasi, zia mi diede l’ok Z:”Fotti la zia nipotino mio”, iniziai a muovermi lentamente ma aumentando sempre di più il ritmo. Il culo era strettissimo, i nostri corpi a contatto emettevano un gran rumore, zia gemeva ed urlava invitandomi a scoparla.
    Tolsi il cazzo, lo appoggiai sui piedi e lo struscia brevemente dando respiro a zia. Rientrai subito nel suo culo ormai aperto e abituato alla presenza del cazzo. Afferrai i capelli umidi di zia e la scopai tirandola verso di me. Entravo ed uscivo senza problemi e zia cominciava a godere sempre di più finché non arrivó l’orgasmo, urló e si contorse, vennè sditalinandosi.
    Tolsi il cazzo e leccai tutti gli umori della figa di zia dopo il suo orgasmo. Rigettai il cazzo dentro zia e muovendomi lentamente continuai a scoparla. L’ano era davvero dilatato e il cazzo entrava senza resistenza, lo tolsi e lo posizionai tra le sue chiappe, con le mani strinsi le chiappe per stringere con esse il mio cazzo. In questo modo emulai una spagnola con le chiappe di zia.
    Mi sedetti vicino a lei, zia si sedette e mi portó i piedi alla faccia. Leccai e baciai i suoi piedini per poi prenderli e metterli sul cazzo, mi segó per alcuni minuti.
    Interruppe la sega, si alzó e si sedette sopra di me guardandomi, infilai il cazzo nel suo culo e zia fece il ritmo scopandomi lentamente.
    Z:”Non ce la faccio più, inizio ad avere male”, disse facendo uscire il cazzo da dentro di se. Si avvicinó portando la bocca al mio orecchio, Z:”Voglio che mi riempi per bene”, si girò dandomi le spalle, mise il cazzo dentro al sua figa, era bagnatissima e caldissima, non resistetti a quella sensazione, solo inserendolo dentro la figa della zia venni gemendo fortissimo, una sborrata enorme finí dentro zia.
    Le mie mani le presero i fianchi e la tenni li, con il cazzo dentro di se. Si alzò e una parte di sborra uscí dalla sua figa cadendo vicino al mio cazzo.
    Mi alzai e zia mi abbracciò, Z:”Mi hai riempita per bene”, la strinsi a me prendendola per i glutei strizzandoli forte.
    La guardai tutta nuda in giro per casa, con il suo bel culo e con la figa ricoperta di sborra.
     
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