Mia figlia

racconti erotici incesto

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    Ho avuto fortuna nella vita. sia lavorativa che famigliare, ho sposato una donna bellissima con qui ho avuto due figli, un maschio Andrea, e una femmina Anna.
    Poi col passare degli anni, ho avuto un'atrazione sessuale verso il mio stesso sesso, e ho cominciato a travestirmi in privato, e la mia natura è passata da maschio attivo con le donne, a passivo a letto con i maschi.
    Locicamente una volta scoperta la mia nuova natura mia moglie ha chiesto e ottenuto il divorzio, e i miei figli, non li ho potuto seguire come avrei dovuto fare.
    Crescevano, e specialmente Anna, cresceva troppo velocemente, mi ricordo qunado la tenevo sulle ginocchia pochi anni prima, e ora mi ritrovo un'adolescente sviluppata, con un seno turgido, che a fatica riesce a rimanere nel reggiseno, e un culo da sballo.
    Non ho mai avuto pensieri sessuali sù di lei, anche se devo dire, che era l'unica femmina che riusciva a farmi pensare al sesso con una donna, cosa che era da alcui anni che non succedeva, sono ormai un omosessuale, che nella propria intimità, vive da donna, sia mentalmente che fisicamente.
    Inutile dire, che Andrea e Anna erano a conoscenza della mia natura sessuale, e se il maschio, non ha mai affrontato con mè la cosa, la femmina, me ne ha parlato sin da ragazza, domandandomi come e perchè, mi ricordo la sua domanda diretta, ma papà, tu lo prendi nel culo dai tuoi maschi?, gleilo succhi? lo chiese senza malizia, e mi spiazzò, le dissi di sì, che ero come una femmina, e ti piace? godi?, ammisi di sì, e col passare del tempo, arrivò fino a vedermi en femme.
    Il nostro rapporto cresceva sempre di più, lei cresceva, e diventava donna, e che donna, i nostri discorsi col tempo erano più come amiche che come padre e figlia, e quando decise di perdere la verginità lo disse a mè, e io la aiutai a capire come e cosa fare.
    La accolsi trà le mie braccia la sera che tornò dall'incontro con il suo ragazzo, la aiutai a lavarsi e togliere le traccie di sperma e sangue che aveva trà le cosce, e dormì abbracciata a mè.
    Col passare dei mesi, sempre più spesso dormiva a casa mia, in quel periodo, ero la donna di un mio collega, sposato, e quindi mi veniva a trovare quando poteva, e io, appena rientravo, mi mettevo en femme, lo sentivo, non ne potevo fare a meno, e Anna lo sapeva e lo vedeva.
    Quindi, capitò molte volte, che Anna fosse in casa, Antonio conosceva Anna, cenavamo tutti e trè, insieme, e poi io e lui, andavamo a letto ad amarci come coppia.
    Capito quindi spesso che ci vedessimo nude, devo dire che il mio fisico è molto femminile, ho anche un paio di tettine niente male, con i capezzoli duri e turgidi un bel culo, e un bel cazzo che quando è duro, non gniente male.
    Potei ammirare il suo seno, le sue aureole e i capezzoli, il suo ventre piatto, la sua fighetta un minuscolo tagli e il suo culo da favola.
    Spesso nel bagno, ci siamo sfiorate, e la sua pelle liscia mi faceva tremare.
    Poi una domenica, io ero per casa in reggiseno e slip, faceva caldo, e Anna indossava solo gli slip, io ero seduta sulla sedia, e lei si sedette sulle mie ginocchi, mi strinse le braccia al collo, e appoggiò la testa sul mio collo, io la accarezzai, poi si sistemò meglio, e si avvicinò troppo al mio bacino, e il mio cazzo prese vita.
    Lei lo sentì crescere, le chiesi di spostarsi, ero imbarazzata, lei sorrise, fece scivolare la mano negli slip, e lo estrasse, dai mamma, mi dice, non mi scandalizzo mica, io sorrisi, tesoro, sei mia figlia, e io oltre tutto sono frocio e omosessuale, Anna mi baciò, un caldo bacio, lungo, le lingue si toccavano, e così persi il senno.
    Anna scivolò in ginocchio, e iniziò a spompinarmi, erano anni che una donna mi faceva un pompino, iniziaio ad ansimare, lei salì con le mani, e scostato il reggiseno, iniziò a toccarmi i capezzoli, fù pazzesco, e poco dopo, le sborrai in bocca, flotti di caldo sperma, e Anna ingoiò tutto, e poi mi baciò in bocca.
    La presi per mano e la portai in camera da letto, le succhiai il seno e i capezzoli, le baciai il ventre, e sfilate le utandine, mi tuffai nella sua fighetta dolce e calda, la leccai facendola godere più volte, le mi accarezzava la testa e mi diceva si papà, si leccami, si mamma sei fantastica.
    Poi risalii, la baciai, e le introdussi il cazzo nella fighetta, scivolai dentro lentamente era calda e bagnatissima, lei inarcò la schena e io scivolai fino in fondo.
    La scopai per una mezz'ora, io che il cazzo lo prendevo in bocca e nel culo, ora scopavo mia figlia, le venni dentro, e mi accasciai trà le sue braccia.
    I giorni seguenti, furono pazzeschi, mi chiese se poteva scoparmi, e lo fece allacciandosi un grosso cazzo di gomma alla vita, mi fece godere più volte, e poi mi chiese di tutto, con chi avevo scopato, come era stato con mamma, che cosa volessi fare in futuro, ecc.
    I giorni che veniva da mè, la sentivo sempre più vicina, sempre più interessante, capitò una sera che incontrai uno sconosciuto, mi capitava spesso, incontri on line, o amici di amici, era un bel ragazzo di colore, amico di un mio occasionale amante, era sera, verso le ventidue, io ero in reggicalze calze e tacchi, e Adam, il suo nome, mi stava infilando il suo cazzo nel culo, trenta centimetri di dura carne, era enorme, faticava ad entrae lo sentivo centimetro dopo centimetro, mi sfondava, ma lo volevo, sentii aprire la porta di casa era Anna che veniva da mè, e poco dopo entrò in camera, e vide Adam, nero possente sù di mè, con infilato la metà del suo enorme cazzo nel mio culo, si avvicinò, mi diede un bacio, poi salutò Adam, e rimase lì. capì che faticava ad entrarmi, e prese della crema dal mio comodino, la spalmò sul resto del cazzone nero, e lo aiutò a incularmi.
    Entrò tutto, quasi svenni, le mi baciò e accarezzò, poi si spogliò, e appena Adam la vide nuda, il suo cazzo crebbe, lo sentivo rompermi, e poi iniziò a scoparmi.
    Il mio cazzo scoppiava, Anna iniziò a masturbarmi e baciare Adam. lui mi scopava con foga, e poi mise Anna al mio fianco a pecora, e usci dal mio culo ed entrò in figa ad Anna, alternava figa e culo, impazzimmo tutte e due, e a turno nella notte, ci riempì di sperma.
    Inutile dire, che invitammo più e più volte Adam nel nostro letto, ormai il mio culo era sfondato, e la figa di Anna non era di meno, io e mia figlia continuavamo comunque ad amarci, quando un pomeriggio, Anna mi disse che Andrea mio figlio, sarebbe passato da noi, rimasi basiro, non lo incontravo da alcuni anni, e poi ora la mia vita era al femminile, le chiesi di rimandare, che prima avrei preparato casa nascondendo le cose femminili, e mi sarei vestita al maschile, lei sorrise e disse, non devi preoccuparti, vedrai.
    Accogliemmo Andrea come eravamo solite fare con chiunque, io indossavo intimo e regicalze, camicia aperta scollata, e gonna corta, tacchi, ben truccata, Anna, solo un vestito aderente corto con spacchi, e nulla sotto, e un paio di sandali, Andrea entrò e rimase stupito da mè, e da sua sorella, mi abbracciò, e mi disse, ora forse è meglio se ti chiamo mamma, sorrisi e lo accarezzai.
    Era bello, lo è sempre stato, mi cadde lo sguardo trà le sue gambe si vedeva che era ben atrezzato, ma non mi sfuggì che non portava calze, o almeno non portava calze maschili, intravidi del naylo, ma non mi chiesi di più.
    Anna si sedette sulle mie ginocchia e aprì le gambe mostrando la sua fighetta nuda, poi si toccò il seno, il silenzio era palpabile, il mio cazzo eradi marmo, lei si alzo, e sollevata la gonna lo mostrò al fratello, e ora vediamo il tuo, Andrea si alzò e fece scivolre a terra i pantaloni, e si scoprì in reggicalze e calze, rimasi stupita.
    Si papà, è frocio, come tè, lo prende in culo sin da ragazzino, guardai il suo membro era pzzesco, mi inginocchiai e lo presi in bocca, e bevvi tutto il suo sperma.
    Mi scopai mio figlio per la prima volta.
     
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