quella vecchia porca di mia suocera

racconti erotici vita vissuta

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    Figon Member

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    Salve a tutti sono Claudio e vorrei, se me lo permettete, raccontarvi una storia che riguarda il rapporto, diciamo particolare, che ho instaurato con mia suocera ormai da mesi.
    Ho 45 anni e sono felicemente sposato ormai da 12, e fortunatamente ho fin da subito instaurato un ottimo rapporto di amicizia con la madre di mia moglie, una signora di circa 75 anni non portati benissimo a dire la verità. Devo essere sincero, le donne mature mi hanno sempre attizzato moltissimo, soprattutto quelle sopra i 60 anni, non so esattamente il perché ma le ritengo più porcelle delle giovani e probabilmente anche più esperte.
    A tal proposito mia suocera fin dai primi giorni rispetto a quando ci siamo conosciuti, mi ha sempre attratto molto anche se obiettivamente non la si può considerare una bella donna soprattutto alla sua età, ripeto, sarà la mia passione per le donne anziane, il fatto che comunque lei abbia un fisico magro e longilineo, che abbia un discreto culo (almeno è quello che si può intravedere dagli indumenti che porta), caviglia sottile e due zinne da paura (credo porti una quinta)… Sarà quello che volete ma quando mi trovo a gironzolare nei suoi pressi il mio uccello da segni tangibili di risveglio.
    Nel corso degli ultimi anni mi sono segato come un quindicenne pensandola nuda fra le mie braccia mentre la scopo in tutte le posizioni, solo da qualche mese ho cercato di verificare ma senza osare mai troppo, se vi fosse un interesse da parte sua nei miei confronti e devo dire che in qualche occasione ho avuto la netta sensazione che le sarebbe piaciuto farsi una storiella piccante con il sottoscritto. Lei è vedova da diversi anni e spesso viene a trovarci a casa nostra e rimane da noi per alcuni giorni. Non si fa molti scrupoli a girare per casa in vestaglietta trasparente dalla quale lascia intravedere le forme che dimostrano ampiamente l’età che porta ma che comunque mi fanno ribollire il sangue nelle vene. La mattina solitamente si sveglia molto presto, prima di mia moglie e la prima cosa che fa è venire in camera, chiedermi se voglio il caffè dandomi il buongiorno con un bacio languido sulle labbra, mentre mia moglie accanto dorme. Io naturalmente non mi sono mai tirato indietro, anzi la prendo dolcemente per le spalle e la spingo a me, così facendo mi struscia le grosse tette cadenti sul mio petto, non sto a descrivervi le mie tremende erezioni in quei frangenti, ma al di là di questi innocenti episodi mattutini non siamo mai andati.
    Poi è arrivato il fatidico giorno… Mia moglie doveva assentarsi 10 giorni per lavoro, questo accadeva nel mese di luglio del 2018, doveva andare a Roma ed io sarei rimasto a casa da solo. Io e mia moglie abitiamo a Bergamo mentre la suocera abita da sola in un paesino a circa 10 chilometri.
    Dopo un paio di giorni che sono solo a casa a disfarmi di seghe guardando film porno raccattati su internet, una sera mi telefona la suocera e mi chiede come stessi vivendo quel momento di abbandono dalla consorte e se avessi bisogno di qualcosa. Io le risposi che stava andando tutto per il meglio ma se voleva venirmi a trovare ne sarei stato felice, ci saremmo fatti compagnia a vicenda, così mi disse che l’indomani mattina sarebbe arrivata e se per me non fosse stato un problema si sarebbe fermata qualche giorno anche per rassettare la casa lavarmi e stirarmi qualche indumento, io francamente non avrei chiesto di meglio!!
    Era un luglio particolarmente caldo ed afoso, pensai che sarebbe stato interessante farmi trovare in mutande, sapevo che la cosa non le avrebbe dato fastidio ma per rendere più piccante la circostanza, prima del suo arrivo andai a comprarmi alcuni perizomi da uomo, mi sarei fatto trovare così da lei, maglietta e perizoma piccolo ed attillato. Non ho un enorme cazzo come lunghezza ma abbastanza grosso e nel minuscolo perizomino avrebbe fatto sua porca figura.
    Verso le dieci del mattino suona alla porta ed io le apro in perizoma con il pacco in evidenza e già abbastanza “barzotto” per l’eccitazione del momento. Caterina, questo è il nome di mia suocera, rimane per un attimo sorpresa dai miei abiti “succinti” ed il suo sguardo, anche se per un attimo, cade proprio sul mio cazzo nascosto ma neppure troppo, da qualche millimetro di cotone.
    “Scusami Caterina se ti accolgo così ma oggi fa molto caldo e poi fra noi non vi sono mai stati problemi nel girare per casa con pochi indumenti addosso”
    “Ma figurati Claudio nessun problema e poi siamo due adulti che si conoscono ormai da tempo e si frequentano da anni… Però devo dire che è piuttosto particolare la mutandina che indossi”
    “Vero Caterina ma trovo che sia comoda ed anche divertente; porta pure le tue cose in camera da letto, intanto se vuoi ti preparo un caffè”
    Lei ritorna dalla camera con una camicetta che metteva in risalto le sue prosperose tettone ed un gonnellino molto corto… Le sue gambe erano lunghe e affusolate ma flaccide e piene di vene varicose, nonostante questo mi ero enormemente eccitato e credo si notasse dal grosso rigonfiamento che a stento riuscivo a trattenere nel perizoma.
    “Mi sono messa un po’ in libertà anch’io, spero non ti dia fastidio”
    “Ma figurati anzi mi fa molto piacere, vuol dire che ti senti a tuo agio con me”
    Parlammo del più e del meno sorseggiamo il nostro caffè seduti sul divano in apparente tranquillità ma quando lei per l’ennesima volta fa cadere lo sguardo sul mio pacco in prepotente erezione, cerco l’approccio definitivo.
    “Caterina vedo che spesso posi gli occhi sul mio rigonfiamento, se la cosa ti imbarazza dimmelo che vado a coprirmi, non voglio metterti a disagio”
    “Claudio non m’imbarazzi affatto, anzi mi chiedevo se fossi io a rendere il tuo coso così arzillo”
    “Sincerità per sincerità ti dico di sì, sono anni che penso spesso di fare l’amore con te e oggi il mio cazzo ed il sottoscritto naturalmente, siamo ben felici di averti qui con noi, credo che questo si noti abbastanza”
    “Si nota eccome!!”
    A questo punto il ghiaccio era definitivamente rotto, ci abbracciammo e cominciammo a slinguarci in bocca mugolando e mentre ci baciavamo con trasporto, lei con la manina furtiva mi scostò il perizoma facendo uscire in tutta la sua prepotenza il mio cazzo ormai enormemente duro e palpitante. Mentre mi segava scappellandolo oscenamente, le infilai una mano sotto la gonna, le scostai la mutandina di seta e presi ad accarezzarle la ficona pelosa e già sbrodolante di umori viscidi.
    Quando sentii quel bagnato fra le sue cosce, mi abbassai in un lampo, le tolsi le mutandine e le leccai la fica per non so quanto tempo. Mentre leccavo e succhiavo il grosso clitoride, lei mugolando come una vacca in calore, mi teneva la testa con le mani serrata fra le sue cosce gocciolanti. Io leccavo come mai in vita mia e credo di averla fatta venire almeno un paio di volte.
    “Claudio non ti facevo così porco e voglioso mmmmmm… Ora mettimelo in fica che non resisto più, ho bisogno di cazzo, dammi tanto cazzo amore mio”
    Mi sedetti sul divano e la feci mettere a cavallo del mio cazzo, la stavo chiavando mentre ci guardavamo negli occhi. Ero così eccitato che sborrai in trenta secondi netti… Le riempii l’enorme fica di sperma, lei si sollevò e me la fece colare sul petto, la raccolse con le dita che succhiò avidamente… Mamma che scopata, anche se durò pochi minuti, per me aveva rappresentato un sogno che si stava avverando.
    Decidemmo di farci una doccia assieme per ripulirci anche dal sudore… Durante la doccia lei mi lavò bene il cazzo e vedendo che stava rinvenendo, si inginocchiò a terra e me lo prese in bocca senza dire una parola, io non potei far altro che assecondare questa sua volontà rantolando di piacere come un porco.
    “Caterina mmmmmm se continui così ti sborro in bocca fra poco”
    Lei succhiando e rantolando mi fece capire che era quello che desiderava, così cominciai a chiavarla in bocca e gridando di piacere le ho eruttato per la seconda volta ma questa volta si prese tutto il mio sperma in gola.
    Scopammo senza soluzione di continuità per altri due giorni interi, con piccole pause per mangiare e riposarci. Di tanto in tanto mi sentivo telefonicamente con mia moglie, alla quale dissi che sua madre are venuta a trovarmi, lei era molto contenta di questo fatto, il bello è che il più delle volte che la chiamavo al telefono, quella gran troia di sua madre, era intenta a farmi un maestoso pompino, così la voce al telefono mi usciva strana.
    Poi arrivò il giorno che mia suocera dovette far ritorno a casa sua…
    “Caterina non puoi andartene senza avermi dato il culo, se mi ami e mi desideri veramente devi farti inculare”
    “Claudio ma sei matto con quel grosso cazzo che ti ritrovi… Io non sono mai stata inculata mi faresti un male boia”
    “Non preoccuparti te lo preparo per bene”
    Così si accomodò sul divano ed io presi a slinguarle per bene il buco, sentivo che si stava lasciando andare a questa nuova sensazione, il suo buco cominciava piano piano a dilatarsi naturalmente senza forzature, quando ho cominciato a notare una certa elasticità, ho iniziato a lavorarlo con le dita, sempre con estrema delicatezza e facendo attenzione, prima uno, poi due ed infine tre!! Le tre dita entravano ed uscivano dal suo culo ben oliate dai suoi umori. Dopo circa trenta minuti di questa pratica, aiutandomi anche con alcune creme, decisi che fosse arrivato il momento fatidico…
    “Caterina ora credo proprio che il tuo buco sia pronto a ricevere il mio cazzo, te lo infilo lentamente centimetro per centimetro, voglio che sia per entrambi una sensazione sublime ed un ricordo memorabile”

    MMMMMMMM stavo chiavando mia suocera in culo ed alla pecorina!! Dopo alcuni minuti di assestamento dove ho tenuto un ritmo basso per non arrecarle troppo dolore, quando finalmente il mio cazzo le è entrato tutto fino alle palle, ho cominciato ad aumentare i colpi anche per via dei suoi gemiti di godimento che mi facevano capire l’enorme piacere che stava provando. Ora era fradicia non solo in fica ma anche nel buco del culo che si era spanato per bene, la vecchia troia teneva le natiche larghe con le due mani.
    “Claudio non ho mai provato un piacere simile, questa inculata mi da delle enormi scosse elettriche anche per via del tuo grosso cazzo che sento tutto fino all’ultimo centimetro… Non sborrare subito tienimelo in culo più che puoi”
    “Amore mio non so se riesco, sei torrida dietro e la mia voglia di sborrarti nel buco aumenta ogni secondo”
    “Aspetta ti prego, prima me lo devi spanare per bene voglio che diventi largo come la mia fica”
    “Caterina mmmmmmmm sei ormai larghissima dietro…. Non resisto ora sborrooooooooooo!!!”

    Non so quanta sborra produssi ma le riempii il culo, quando tolsi il cazzo, dal suo buco uscirono umori misti a sborra, era una colata unica, ed io ormai annebbiato mentalmente da tutto quel sesso, le leccai tutto ciò che usciva dal suo buco senza ritegno, mentre lei da grande troia qual è, mi strofinò il culo sulla bocca mugolando come una cagna in calore.
    Da quel momento scopiamo con regolarità tre volte alla settimana godendo come pazzi e soprattutto ora esige di prenderlo solo in culo, non vuole altro che il mio cazzo nel buco…
    Io non posso far altro che assecondare questo suo desiderio… Finalmente chiavo una vecchia troia… Da sempre il mio più grande sogno, ora finalmente divenuto realtà.
     
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