La troia di tutti

racconti erotici vita vissuta

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    Figon Member

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    Era una tiepida serata di maggio quando decisi di andare al Club,il primo mercoledì del mese organizzano una serata a tema per noi "crossdresser" .
    Mi ero preparata con cura quella sera perchè ero molto eccitata ed era da un po che non riuscivo a trovare il modo di godere come si deve.
    Mi ero comprata un bel paio di stivali in pelle rossa al mattino e avevo appena sfoggiato un leggero soprabito che mi copriva fin sopra al ginocchio lasciando in bella vista gli stivali con il tacco a spillo.
    Sotto naturalmente siccome non faceva freddo avevo addosso solo un paio di collant a rete neri con giarrettiera,un perizoma rosso,reggiseno imbottito e il mio immancabile collare con agganciata una catena nascosta sotto il cappottino che mi arrivava all'ombelico.
    Mi truccai vistosamente in modo quasi volgare con un bel rossetto rosso fuoco in tinta con le unghie e tirai tardi con due codini da lolita in modo da uscire tardi di casa per passare inosservata.
    Verso mezzanotte scesi in garage e mi avviai verso il locale.
    Dopo una mezz'ora buona lungo la statale devo aver centrato sicuramente una buca perchè dopo qualche centinaio di metri mi trovai con il cerchione sull'asfalto..
    "Cacchio non ci voleva" proprio stasera che è già tardi e poi conciata in quel modo che figura.
    Trovo uno spiazzo sulla destra illuminato soltanto dalla luna piena,scendo ed inomincio a rovistare nel bagagliaio nella speranza di trovare tutto il necessario per cambiare la gomma ma niente anche la ruota di scorta è sgonfia.
    Nel frattempo vengo iluminata da un fascio di luci di un'auto che si ferma dietro la mia distante solo qualche metro.
    Scende una figura scura,un'extracomunitario forse marocchino,di bell'aspetto sulla trentina d'anni.
    Con un accento non proprio italiano ma dai modi gentili si offre per darmi una mano ma anche la sua vecchia utilitaria non è provvista dell'occorente per aiutarmi così insiste per accompagnarmi.
    Dice che abita lì vicino e a casa sua ha tutto l'occorrente per cambiare la gomma.
    Non sono del tutto convinta ma non ho altra scelta,quindi decido di accettare confidando nei suoi modi molto gentili.
    Chiudo la mia auto e saliamo sulla sua stando attenta a non far capire che sotto il soprabito sono praticamente nuda.
    Inizia a farmi delle domande sul perchè sono vestita così e con non poco imbarazzo iniziale gli spiego dove ero diretta.
    Nel frattempo incominacia a fare un paio di telefonate nella sua lingua che mi risultano completamente incomprensibili poi mi dice che passiamo da un suo amico che fa il gommista.
    Intanto il tempo passa e non era poi così vicino questo suo amico,ma la compagnia era piacevole così lasciai perdere tanto la serata nel Club era già saltata poi dovevo risolvere questo inconveniente..con discrezione.
    Mi offre da bere in uno di quei chioschi ambulanti in riva alla strada gestito da un'altro suo amico...dovetti insistere per una cocacola per non avere sorprese anche se aveva un sapore strano.
    Verso l'una e quarantacinque lo vedo svoltare su una stradina non asfaltata che porta ad un vecchio casolare abbandonato in aperta campagna.
    Ci fermiamo sotto un portico,noto un pulmino dall'altra parte del cortile e un paio di vecchie auto poi abbituando gli occhi al buio della campagna e parecchie biciclette appoggiate al muro.
    Boh non doveva essere abbandonato? Forse il suo amico gommista farà anche il meccanico pensai ingenuamente.
    Scendiamo dall'auto e il suo amico ci fa segno di entrare in casa,casa per modo di dire non esiste neanche la porta.
    Prendo coraggio,al lume di un accendino saliamo le scale dove vengo scortata in una grande sala vuota illuminata con delle lampade a petrolio,solo un materasso matrimoniale è stato posizionato a centro.
    Mi gira un po la testa,sarà per la stanchezza o forse per l'emozione di trovarmi lì, ma è una senzazione strana,mai provata,mi sento eccittata e totalmente disinibita e la cosa mi spaventa un po..
    Sento un brusio di voci ma non riesco a capire cosa dicano forse perchè non sono della mia lingua,un odore di maschio molto forte ma anche di sudore e in un attimo vedo materializzarsi un sacco di uomini 10/15 o forse di più.
    Vengo presa e posizionata in piedi sul materasso,sento sfilarmi il soprabito e mi ritrovo nuda circondata da un branco di maschi eccitatati di tutte le età,dal ragazzino poco più che ventenne che estratto il suo cazzo si sta già masturbando ai
    vecchi maiali che con le loro ruvide mani incominciano a palparmi il culo e tutto il corpo mentre a turno bloccata dalla presa del guinzaglio si alternano baciandomi a turno con la lingua.
    Tutti solo accomunati dalla voglia repressa di femmina che non vedono da mesi e che non si possono permettere.
    Vengo strattonata dal guinzaglio verso il basso in ginocchio dove vengo legata con le mani dietro la schiena e mi ritrovo con il viso all'altezza dei loro cazzi maleodoranti ormai tutti i erezione e oscenamente fuori dai pantaloni.
    Sento afferrarmi la testa da dietro immobilizzandomi e tenendomi la bocca spalancata non posso fare altro che ospitarli dentro di me.
    Alzo lo sguardo e non vedo degli uomini ma degli animali infoiati dai modi rudi e grossolani pronti ad abusare del mio corpo come carne da macello con solo intento di sborrare,li vedo menarsi freneticamente con impazienza e venire ripetutamente sul
    mio viso e dentro la mia bocca.
    Vengo alzata e fatta mettere su di un tavolino a pancia in giu' legata mani e piedi alle quattro gambe in modo da offrire agevolmente a tutti i miei buchi.Mi sento sventrare con violenza a ritmo sostenuto, pali di carne arrivare fino allo stomaco
    e contemporaneamente in gola. Sentirili pulsare dentro e scaricare una montagna si seme cremoso,biancastro...dolce..buono. Vederlo colare dal mio corpo e subito rimpiazzato da altro nuovo e ancora per tutta la notte...
    Poi girata a pancia in su sul materasso e tenuta stretta a croce ai quattro lati in mezzo alla stanza davanti a tutti con alcuni che filmavano con il telefonino hanno avuto la brillante idea di usarmi come latrina pisciandomi su tutto il corpo e sputandomi
    in bocca come ringarziamento.
    Ero distrutta ma avevo partecipato coscientemente anche se non del tutto lucida per colpa del drink.
    Ora sono diventata la loro puttana non ne posso più fare a meno ho bisogno sempre di maschio rude anzi più maschi in una volta e settimanalmente di mecoledì mi faccio venire a prendere e mi faccio sottomettere perchè ho scoperto che sono fatta per questo e loro hanno bisogno di una come me per scaricarsi...
    La vostra puttana Raluka.
     
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