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Il professor Giulio Magli ritiene che la stanza segreta, recentemente scoperta nella Piramide di Cheope, possa contenere un trono scolpito dal nucleo di un meteorite.
L’idea forse non è inverosimile come sembra, soprattutto perché gli antichi egizi erano noti per aver usato ferro meteorico per creare artefatti come il pugnale di King Tut.
“C’è una possibile interpretazione, in accordo con ciò che sappiamo sulla religione funeraria egizia come testimoniano i testi delle piramidi”, ha detto Magli.
“In questi testi si afferma che il faraone, prima di raggiungere le stelle del nord, dovrà passare le ‘porte del cielo’ e sedersi sul suo ‘trono di ferro'”.
Un tale artefatto, egli sostiene, potrebbe trovarsi all’interno di un “vuoto” scoperto di recente nella Grande Piramide che alcuni ritengono possa essere la sede di una camera nascosta.
Gli ingegneri dell’Università del Cairo stanno attualmente sviluppando uno speciale robot che sperano di inviare attraverso un piccolo buco nel muro adiacente per scoprire cosa si trova oltre lo spazio inesplorato.
“La sfida principale è riuscire ad far passare un robot in una fessura di piccole dimensioni”, ha riferito il ricercatore capo Jean-Baptiste Mouret. “È importante realizzare un buco di piccolissime dimensioni perché vogliamo lasciare il minor numero possibile di tracce, secondo ciò che chiamiamo” robotica minimamente invasiva.”
Se si scopre che c’è davvero una camera piena di antichi tesori sigillati all’interno della Grande Piramide, sarà sicuramente una delle scoperte più significative della storia archeologica.
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