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Gli studenti si sa, spesso fanno mille e uno lavoretti al fine di potersi guadagnare quell'indipendenza che permette loro di concedersi qualche sfizio senza chiedere aiuto ai genitori. C'è chi fa il baby sitter, chi il dog sitter e chi fa turni in ristoranti e pizzerie ma, a quanto pare, non è tutto: in Inghilterra i soldi si fanno in una maniera alquanto originale.
A raccontarlo al The Independent è stata una studentessa britannica di Hampshire la quale, per portarsi a casa 100 sterline al mese, vende circa uno o due pezzi di biancheria su un sito web che si occupa di intimo usato. Un "lavoro" a suo dire sicuro in quanto, come sostiene la giovane, la sua identità è protetta: “In generale, non poteva accadere nulla di preoccupante, è molto facile bloccare individui con atteggiamenti inappropriati o pericolosi”.
Questo però è solo uno dei tanti modi a cui i giovani ricorrono pur di aumentare le proprie entrate: il National Student Money Survey infatti, ha scoperto che sono tanti, tantissimi coloro che, per necessità di denaro, sono disposti a tutto pur di trovare i modi per pagare le tasse e spese di sostentamento.
Se le donne si calano nei panni di escort e prostitue ammettendo però il rischio dell'attività, gli uomini incrementano le finanze ricorrendo al gioco d’azzardo ma non solo, c' è anche chi si esibisce on-line su una webcam per adulti o ancora chi vende video che hanno come focus i piedi. Il fine davvero giustifica i mezzi?
Fortunatamente c'è anche chi si dedica ad altre attività che non comportano la vendita del proprio corpo: un modo più pulito di fare i soldi e far quadrare i conti è quello di mettersi a disposizione degli altri studenti per scrivere saggi e tesi di laurea e, stando a quanto ha raccontato un giovane, si arrivano a guadagnare circa 15.000 sterline in un anno.
Perchè accade tutto questo? Il costo della vita in Inghilterra si orienta intorno ai 790 sterline mensili mentre i prestiti scolastici arrivano fino a 540 sterline e quindi sono solo due le soluzioni: o si ricorre al supporto dei genitori o si cerca di sbrogliarsela da soli e, nel tentativo di risparmiare denaro, costi quel che costi in termini di fatica e safrifici.
“E’ triste pensare che alcuni di loro siano costretti a misure drastiche per far quadrare i conti ma, per una minoranza, c’è poca alternativa”- ha dichiarato il direttore di Safe the Student, Owen Burek che si è rivolto al primo ministro Theresa May, invitandola a rivedere quelle che sono le condizioni di finanziamento per gli studenti universitari
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