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Se pensate di avere davvero visto il sedere di Mila Kunis o i capezzoli di Isla Fisher, ci siete cascati: perle scene di nudo, spesso le attrici ricorrono alla controfigura. Che, a volte, è pure più sexy dell’originale
Nudo è bello, ma quando non è vero? Come dice Mandatory, nei film siamo abituati a credere fino a un certo livello di assurdità inverosimili, ma sulle scene di nudo, non mettiamo mai in dubbio la ‘genuinità’ dell’attore o dell’attrice che viene inquadrata in tutto il suo splendore.
Soprattutto nelle scene di sesso, crediamo che il corpo nudo che vediamo siano effettivamente quelli delle attrici protagoniste.
Invece no: è molto più probabile che siano delle controfigure – scelte ad hoc – a prestare le loro parti intime per le scene di nudo, oppure che la tecnologia permetta ‘sostituzioni’.
Per esempio, è il caso del ‘sedere’ di Mila Kunis (in Amici di letto), di Keira Knightley (in Domino), di Natalie Portman (in Sua Maestà), in realtà ‘prestato’ dalle loro sosia sul set.
Ancora, lo sapete che nella torrida scena della doccia di Jessica Alba in machete, in realtà l’attrice indossava biancheria intima, che poi le è stata tolta digitalmente?
Le controfigure, naturalmente, sono usate frequentemente anche dagli uomini, che quando si tratta di andare fino in fondo, preferiscono essere sostituiti da altri: per esempio, nella scena della cascata di Robin Hood – Principe dei ladri, il fustaccione ripreso non è Kevin Costner.
Perfino William Dafoe ha preferito ripiegare su un sosia per le scene di nudo in Antichrist di Von Trier.
L’aspetto più divertente è che spesso le attrici spendono parole particolarmente entusiaste nei confronti delle donne che prestano loro il corpo: non solo c’è gratitudine per chi le ha sostituite, ma, addirittura, c’è perfino ammirazione. Come ha detto Keira Knightley raccontando di essere ricorsa a una controfigura nelle scene più forti di Domino, “quel sedere? Non è mio, magari lo avessi così!”.
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