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Una vicenda torbida al limite dello squallore. Con il proscioglimento arrivato in mattinata, oggi 19 settembre, in tribunale a Rovigo si chiude il sipario su una storia che ha davvero dell'incredibile: un marito denunciato dalla moglie che a sua volta viene querelata dall'uomo.
Punto fermo, oltre che vittima perché anello debole, il figlio, minorenne all'epoca dei fatti, che risalgono al 2005: il padre, oggi 46enne e residente a Pincara, lo avrebbe iniziato infatti al "sesso fai da te", la masturbazione. Questo almeno quanto sostenuto dalla donna, 39enne, originaria di Stienta, che lo aveva addirittura denunciato per corruzione di minore: l'uomo, da par suo, aveva rilanciato con una querela per calunnia.
Il primo proscioglimento era già arrivato tempo fa: impossibile dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che fosse andata in scena la "lezione" di autoerotismo, motivo per cui il padre era uscito dalla vicenda. Ora, a distanza di qualche tempo, anche la moglie ne segue la sorte e viene assolta dai giudici: pure la calunnia a suo carico, ancora in piedi, risultava indimostrabile anche se sarà comunque rinviata a giudizio per mancata assistenza degli obblighi familiari, ovvero gli assegni di mantenimento che evidentemente competevano a lei.
Tanto rumore (meglio, scandalo) per nulla? Probabilmente. Ma in questo caso il dubbio che un minore possa esser uscito quanto meno provato se non dai "consigli" paterni almeno dalla disputa legale che ha poi mandato a rotoli il rapporto di convivenza, c'è tutto.
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