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In Malawi, Paese situato nell’Africa orientale, molte bambine vengono costrette a imparare come essere donne. Sin dall’età di 8 anni, perciò, vengono condotte in un’abitazione rurale, dove apprendere cosa fare con uomo. Quindi pulire, rassettare, accudirlo, ma soprattutto fare sesso.
Alcune donne più anziane, dette anamkungwi nella lingua locale, hanno il compito di accompagnare le bambine, indottrinandole sui ruoli da svolgere. In molti casi è chiesto di non usare neanche il preservativo, perché il rapporto deve essere “libero”. Le signore, poi, sono attente a insegnare ogni azione che può dare piacere al partner.
The Atlantic ha fatto un lungo reportage, in cui viene intervistata Grace Mwase, oggi 14 enne. Lei ha rivelato il suo rifiuto, ma ha spiegato come molte altre ragazzine abbiano intrattenuto rapporti con adulti. Stando ai numeri forniti dall’articolo, in alcune aree del Paese il circa la metà della bambine è sottoposto alla pratica, che affonda radici secolari. E perciò è difficile da estirpare.
Il terribile copione prevede che ci siano dei ragazzi, soprannominati iene, che tengono questo “rito di iniziazione” alle bimbe che di volta in volta raggiungono i campi predisposti.
«In questa cultura non esiste la l’adolescenza. O sei un bambino o un adulto», ha sottolineato Harriet Chanza, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In alcuni casi i genitori sperano che le figlie restino incinte, in modo da assicurarsi la possibilità di un matrimonio. Così i costi per il mantenimento vengono sgravati dalla famiglia, perché a quel punto spetta ai mariti garantire la sussistenza alla moglie e alla prole.
Al dramma della violenza che subiscono queste bambine, si aggiunge un serio problema di salute: la trasmissione di malattie. Secondo le stime di organizzazione sanitarie, in Malawi un decimo della popolazione è sieropositivo. Questi dati indicano la pericolosità dei rapporti sessuali non protetti, in relazione alla diffusione dell’Aids. Inoltre molte ragazzine che restano incinte rischiano la vita durante la gravidanza, perché troppo piccole per sostenerla.
Ma non solo le ragazzine sono vittime di barbarie. Il “rito di iniziazione” per gli uomini prevede la circoncisione: un’operazione che non sempre ha un buon esito, in quanto realizzata da personale non esperto e in condizioni igieniche precarie. Dopo la circoncisione, i ragazzi devono bere un intruglio fatto di urine e “medicinali”. E il tutto è definito “normale” dai capi tribali di un Paese troppo povero per trovare anche uno sviluppo culturale.. -
Ichigo.
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che schifo . -
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ૐ
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Orribile... a quell'età.. .
Le bambine “iniziate” al sesso |
