Tutte le risposte sullo sviluppo dei ragazzi

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    Sviluppo e Altezza dei maschi
    A che età comincia lo sviluppo?
    Quanto inizia la pubertà?
    tra i 12 – 13 anni.
    Quando termina lo sviluppo?
    Fino a che età aumenta l’altezza?
    tra i 18 – 20 anni.
    Quando termina lo sviluppo sessuale?
    tra i 15 – 17 anni.
    Prima di tutto tenete presente che le date indicate sono orientative.
    L’altezza e lo sviluppo sessuale sono legati insieme e avvengono in un momento particolare della vita dei ragazzi chiamato PUBERTA’, il periodo in cui, appunto, lo sviluppo del corpo aumenta e arriva al termine. Da quando si nasce lo sviluppo lento ma progressivo del corpo umano va avanti ma arrivati all’età puberale si ha una specie di “boom” in cui nel corso di alcuni anni il ragazzo diventa un uomo.
    Per i maschietti, lo sviluppo (pubertà) inizia un poco più tardi rispetto alle ragazze e, stando alla media, tra gli 11 – 13 anni. Ma non c’è da allarmarsi se inizia prima o dopo tale periodo.
    A parte l’armonico sviluppo di tutti gli organi, l’altezza è la più appariscente dimostrazione del fenomeno in atto in quel periodo. L’ormone della crescita fa il suo dovere anche se in genere, superati i 17 anni, lo sviluppo dell’altezza diminuisce per poi cessare inesorabilmente.
    Ovviamente ogni ragazzo può prevedere la propria altezza, prendendo a riferimento la statura del padre, del nonno e del bisnonno e fare una media. Tranne eccezioni, non possiamo pretendere di diventare alti 1,80 m. se abbiamo avi che non superano i 160 centimetri di altezza! Con la pubertà inizia anche lo sviluppo sessuale con una più veloce crescita degli organi sessuali e con l’aumento dei peli sul pube ed in altre parti del corpo. Con il procedere dello sviluppo anche la forma del corpo cambia per l’aumento delle masse muscolari; il tono di voce comincia a cambiare, i testicoli cominciano a produrre sperma e comincia a spuntare la barba. In genere tale periodo viene chiamato ADOLESCENZA essendo rivolto più ai cambiamenti psicologici e sociali che a quelli fisici propri della pubertà.
    In piena adolescenza la tempesta di ormoni e i cambiamenti portano spesso ad un periodo di “crisi” durante il quale i ragazzi sono colti da sconforto, irascibilità, svogliatezza, insicurezza, ecc. Non a caso durante questo periodo molti ragazzi sentono di più il bisogno di evadere, di rompere gli schemi, di protestare e di chiudersi in se stessi. I rapporti sia familiari che sociali diventano più difficili e instabili. Niente di grave…. passerà!
    L’adolescenza è anche il periodo in cui, a causa del testosterone, aumentano le erezioni e la voglia di fare sesso.
    Chi è più maturo e intraprendente inizia prima e da solo la masturbazione mentre altri, anche se ne sentono il bisogno, per ignoranza o per paura la rimandano fino a quando il confronto con gli amici o le conoscenze acquisite li portano poi a provare.
    E’ possibile diventare più alti?
    Come aumentare l’altezza?
    SI e NO, dipende dall’età (leggi appresso).
    Qual è l’altezza media italiana?
    163-175 cm.
    Inutile chiedere o aspettarsi di crescere dopo i 18-20 anni! Spesso già col termine dello sviluppo sessuale, verso i 16-17 anni comincia a diminuire e cessa anche lo sviluppo scheletrico.
    Se proprio si vuole intervenire per tentare di aumentare l’altezza (che rimane un fattore di natura genetica), lo si deve fare prima o agli inizi della pubertà, intervenendo con cure ormonali meglio se coadiuvate da specifici sport. Per questo bisogna rivolgersi al medico perché non è certo una cura da fare da soli! Per molti il non essere alti è un problema ma non ne capisco sinceramente le ragioni.
    Qualcuno, rasentando la stupidità, chiedeva perfino se era possibile intervenire per avere solo gambe o mani più lunghe! Che dire, con l’ingegneria genetica e i progressi della chirurgia estetica, forse un giorno sarà possibile anche questo.
    Secondo una statistica americana, la media dell’altezza dei loro giovani è:
    10 anni . .. . . . . . . 141.4 cm.
    11 anni. . . . . . . . . 148.7 cm.
    12 anni . . . . . . . . 154.8 cm.
    13 anni . . . . . . . . 160.1 cm.
    14 anni . . . . . . . . 168.5 cm.
    15 anni . . . . . . . . 173.8 cm.
    16 anni . . . . . . . . 175.3 cm.
    17 anni . . . . . . . . 175.3 cm.
    18 anni . . . . . . . . 176.2 cm.
    19 anni . . . . . . . . 176.5 cm.
    20 anni……………. 169-181 cm.
    La nostra media (italiana) è più bassa di circa 4-6 cm. (163-175 cm.), mentre secondo una statistica europea, attualmente la popolazione più alta (della media) sarebbe quella dei tedeschi [leggi questo successivo intervento Crescita ]
    Anatomia e Lunghezza del Pene
    Prima di tutto queste sono le principali parti esterne del pene (cazzo in volgare) che dovete conoscere:
    Glande Praticamente è la testa del pene dove c’è l’apertura dell’uretra, il buco da dove esce la pipì o lo sperma.
    Prepuzio E’ la pelle che copre il pene, in particolare quella che copre il glande e che è mobile, distendendosi in avanti o avvolgendosi all’indietro coprendo e scoprendo così il glande stesso.
    Frenulo E’ quel lembo di pelle che mantiene e collega il prepuzio al pene, chiamato “filetto” da molte persone. Tanto per intenderci, è simile a quello che collega la lingua al palato.

    Qual’è la lunghezza media del pene (maschi italiani)?
    16 cm.
    Quali sono le “normali” misure del pene?
    13 – 18 cm.
    Fino a che età cresce il pene (cazzo)?
    15 – 17 anni
    Da cosa dipende la grandezza dell’organo sessuale?
    E’ un fattore genetico, quindi soggettivo e costituzionale.
    Dicevo precedentemente che durante la pubertà inizia anche lo sviluppo sessuale e intorno ai 12-13 anni la maggior parte dei ragazzi nota che il pene sta crescendo.

    Fino a quando lo sviluppo sessuale non è finito non potete essere certi di quando sarà lungo il vostro pene. Aspettate e non ne fate un problema.
    Come per molte altre caratteristiche fisiche anche la costituzione del pene dipende da fattori genetici. Quindi inutile aspettarsi di diventare superdotati se nella nostra famiglia la maggior parte dei nostri avi non lo era. E’ come pretendere di avere gli occhi verdi se nella nostra famiglia nessuno li ha.
    Purtroppo la “sindrome da spogliatoio” è molto diffusa. Moltissimi si vergognano a spogliarsi davanti agli altri per paura di avere un pene più piccolo ed essere per questo giudicati. Trattasi di ignoranza e cattiva cultura perché la maggior parte di noi ha un pene di uguali dimensioni, specialmente quando eretto. Quando a riposo, il pene può variare leggermente in dimensioni, ma molti barano facendo passare per floscio un pene leggermente eccitato e dare la sensazione di essere più dotati.
    In merito alla lunghezza vi sono molte statistiche perché non tutte le popolazioni della terra hanno le stesse caratteristiche (genetiche) e poi nei decenni ne sono state fatte diverse.
    Uno studio tutto italiano del 2001, su 300 soggetti (alla visita di leva) tra i 17 e i 19 anni ha portato alla luce che il 75% aveva una lunghezza del pene in erezione compresa tra i 12,9 e 15,7 cm. e con una circonferenza di 12,4 cm.
    La tabella che segue, invece, riporta i valori di una ricerca canadese fatta online (e quindi mondiale) condotta su più di 3000 soggetti maggiorenni (dai 18 ai 55 anni e con un’età media di circa 29 anni). In ogni caso, i dati corrispondono, grosso modo, anche a quelli più datati fatti dal Kinsey Institute. La tabella va letta in questo modo, tra le più piccole misure riscontrate prevale il valore di 141,5 mm. (la media delle minime). Viceversa, tra i valori più alti si ha una lunghezza media di 181,1 mm. Tra questi valori opposti, la misura prevalente (standard) media è stata invece di 161,5 mm.
    Quanto è lungo il pene quando flaccido (moscio)?
    Qual’e la lunghezza media del pene a riposo?
    La lunghezza del Pene flaccido (non eretto) misura in media 8 cm.
    Si tenga presente che questo è un valore molto variabile e non indicativo di quella che può essere la lunghezza definitiva dopo l’erezione.
    Intendo dire che un pene flaccido di 12 cm. solo perché è molto più lungo della media, quando flaccido, non vuol dire che in erezione sarà per forza più lungo della media e quindi di uno che quando floscio misura 6 cm, tanto per fare un esempio.
    A parità di lunghezza in erezione, è ovvio che un pene flaccido che misura 7 centimetri subirà in erezione un aumento notevole rispetto a quello che, quando flaccido, misura invece 10 cm. dovendo raggiungere entrambi i 16 cm.
    Pertanto, più piccolo è il pene a riposo e maggiore sarà l’aumento di lunghezza che esso subisce in erezione e viceversa. L’unico fatto positivo (?) per chi ha un pene più lungo quando floscio, sarà quello di apparire come un soggetto più dotato…. se questo può essere importante.
    Come varia la misure del pene per razza (popolazione)?
    Qual’è la misura del pene per le altre razze?
    Come detto la anche la razza ci mette lo zampino. I valori medi trovati on line dicono:
    RAZZA
    LUNGHEZZA

    African/black
    17,12 cm.

    Native American
    16,48 cm.

    Middle Eastern
    15,95 cm.

    European/white
    15,90 cm.

    Hispanic
    15,32 cm.

    Asian/Pacific
    13,97 cm.
    Stando a questa statistica risulterebbe vero che i neri sono più dotati, seguiti dagli americani, mentre noi ci piazziamo al terzo posto.
    Posso fare sesso se ho il pene piccolo?
    SI
    Posso avere figli (procreare) se il pene è piccolo?
    SI (dipende dallo sperma e non dalla lunghezza del pene)
    Cosa succede a chi ha un pene troppo piccolo o troppo grande?
    Quanto conta la misura (grandezza) del pene?
    E’ chiaro che valori che vanno di molto oltre quelli segnati, andrebbero considerati “out” ovvero fuori norma e quindi “anormali” (brutta parola).
    Difatti un uomo che ha la sfortuna di ritrovarsi un pene di 10 cm. (-6 cm.), potrebbe non dare “soddisfacenti” rapporti sessuali; mentre uno che ce l’ha di 22 cm. (+6 cm.), al contrario, darà atti sessuali dolorosi.
    Ma a parte tali inusuali ed eccessive variazioni, la misura del pene non è un fattore importante per l’atto sessuale. E ciò è sicuramente vero da un punto di vista scientifico perché l’atto sessuale ha come solo fine quello della procreazione e, se si è fertili, questo avverrà indipendentemente dalla lunghezza del nostro fallo!
    Nel senso che, sotto questo punto di vista, è importante solo che il seme venga immesso nella vagina, e questo avviene indipendentemente dalla lunghezza del pene. Il discorso delle dimensioni acquista significato solo a livello psicologico e di soddisfazione durante l’amplesso. Nasce da sé che un pene di 19 cm. porterà ad una soddisfazione e sicurezza psicologica del suo possessore maggiore e probabilmente anche ad un soddisfacimento (godimento?) maggiore del partner rispetto ad un pene di 13 cm!
    Considerato che durante l’atto sessuale le donne traggono la maggior parte dell’eccitazione dalla stimolazione del clitoride (che si trova proprio all’imbocco della vagina), anche un pene molto piccolo è in grado di farlo. Pertanto chiunque ha un pene al di sotto dei 15 cm. non si deve preoccupare! Uno più lungo solleciterà solo diversamente la vagina favorendo probabilmente di più l’orgasmo vaginale oltre quello clitorideo che è il più importante.
    Se chiedete alle donne, diranno più o meno le stesse cose, preferendo semmai la grandezza (diametro) e la durata dell’atto in generale, piuttosto che la lunghezza. Considerata la conformazione della vagina credo che, in un discorso orientato al massimo godimento, conti davvero più la grandezza del pene che la sua lunghezza. Se poi si è talmente fortunati ad avere un pene grosso e lungo allora si può davvero pensare di avere un pene perfetto se….. si è in grado poi di farlo funzionare a dovere. Voglio, infine, rincuorare chi sogna un pene extra lungo a mo’ di proboscide. Tenete presente che oltre i 19 cm. si danno problemi alla donna e non si è in grado di avere rapporti “normali”, procurando dolori in caso di completa penetrazione (impossibile tra l’altro perché il pene urterebbe contro la cervice o utero), inoltre un pene molto lungo non è in grado di raggiungere soddisfacenti rigidità in quanto occorre una quantità di sangue superiore per renderlo duro come normalmente un pene dovrebbe essere.
    Quanto misura il pene durante lo sviluppo?
    Come cresce il pene con l’età?
    Moltissimi ragazzi chiedono quando dovrebbe essere lungo il pene a 13, 14 o 15 anni. In merito alla pubertà, ecco qui i valori di lunghezza media del pene in base all’età:
    ANNI
    MISURA

    12
    104 mm.

    13
    130 mm.

    14
    140 mm.

    15
    150 mm.

    16
    155 mm.

    17
    159 mm.

    18
    160 mm.
    Questi valori derivano dalle medie (italiane) della lunghezza prima menzionate. Tenete presente che si tratta di medie e che durante l’adolescenza, essendo ancora in atto lo sviluppo sessuale, assumono un valore molto relativo e di poca importanza. Infine, le medie sopra riportate non tengono conto del momento esatto in cui è iniziato lo sviluppo e del suo andamento che può essere più o meno veloce. Per i più giovani, tali medie possono, al limite, essere utili per prendere coscienza di quella che potrà essere la misura finale del proprio pene. Faccio un esempio, se a 14 anni si ha un pene eretto di 15 cm. molto probabilmente si avrà, una volta terminato lo sviluppo, un pene di dimensioni superiori ai 16 cm. Viceversa, se lo si ha di 13 cm. difficilmente ci ritroveremo con un pene superiore alla media. Ma rimangono sempre supposizioni.
    Come si misura il pene?
    In che modo misurare il pene?
    In erezione si riesce meglio e, come detto precedentemente, la misura del pene flaccido non ha molto significato.
    Per convenzione la misura si prende all’alto, partendo dal dorso e ponendo il metro (di stoffa o rigido) alla base del pene (pube) fino ad arrivare alla sua punta (glande).
    E’ sbagliato misurare il pene dal di sotto, ovvero da dove spunta lo scroto. In questo caso il pene risulta più lungo oltre che ridare una misurazione diversa a seconda di dove si pone il metro in quanto lo scroto viene facilmente spostato verso il retro.
    La fertilità dipende dalla grandezza del pene?
    Avere figli dipende dalla lunghezza del pene?
    Niente, affatto!
    Dipende solo dallo sperma emesso durante l’eiaculazione, e, precisamente, dal numero e dalla motilità (vitalità) degli spermatozoi presenti nel liquido spermatico. Questo lo si può sapere solo se si fa l’esame dello sperma (in laboratorio). Una donna potrebbe rimanere incinta, anche se lo sperma fosse posto all’entrata della vulva e quindi indipendentemente dalla lunghezza del pene che lo ha emesso!
    Qual’è la lunghezza ottimale?
    Alle donne piace lungo?
    E’ pur vero che la vagina delle donne viene stimolata e prova piacere anche attraverso il contatto del pene con le pareti interne della vagina che si estende sino all’utero, ma come detto, il piacere maggior arriva dalla stimolazione del “clitoride”, una piccola linguetta che, come un guardiano, sta in alto all’ingresso della vagina. Pertanto, anche un pene non molto lungo raggiunge e stimola quella zona.
    Non esiste una misura prestabilita che è migliore delle altre, mentre le donne si dicono contente e soddisfatte del loro uomo, indipendentemente dalle misure.
    A rigor di logica, ‘grosso dovrebbe essere meglio’, fino ad un certo punto però.
    Ritengo che per la soddisfazione del partner, misure dai 13 ai 20 cm. sono ok.
    In definitiva, il buon sesso non è solo prerogativa dei (pochissimi) super falli!
    Secondo il mio modesto parere, se si considera la struttura della vagina, sarebbe meglio optare (se lo si potesse!) per una maggiore circonferenza, piuttosto che per una maggiore lunghezza. Inutile, però, nascondersi dietro false affermazioni o ipocrisie, checché possano dire gli altri, un pene più lungo porta indubbiamente a una maggior sicurezza e autodeterminazione dell’uomo, nonché ad una maggior soddisfazione del partner durante i vari giochi sessuali.
    Ma allora, quale lunghezza?
    Visto che ci tenete tanto e se proprio devo dare i numeri, dico che 18-19 cm. rappresenta l’optimum, il top per qualsiasi situazione, oppure un pene lungo 15 cm. ma largo 14 cm.!
    Inutile preoccuparsi già dall’adolescenza di tale peculiarità.
    La mascolinità e l’uomo non le fanno la misura del pene! Partite dal presupposto che siete o sarete un uomo indipendente dal pene.
    Quali medicine o metodi per allungare il pene?
    E’ possibile avere un pene più lungo?
    A parecchi piacerebbe essere ben dotati, ma il pene ha una conformazione (interna) tutto particolare che rende difficile tale desiderio. Non voglio entrare nei particolari anatomici corpo cavernoso, spongioso, ecc.
    ma per lasciar capire chi è completamente all’oscuro, dirò solo che l’interno del pene può essere paragonato a un materiale simile alla spugna, all’interno della quale corre un’arteria che, durante l’erezione, porta sangue ingrossandolo.
    Terminato l’atto sessuale, il sangue defluisce lentamente facendo afflosciare il pene.
    Purtroppo dove c’è tanta gente interessata c’è business e quindi venditori di pochi scrupoli che offrono sogni ed illusioni.
    E’ il caso di creme, pillole o intrugli che molti siti (anonimi) vendono online garantendo peni più lunghi o capacità super.
    Non farti accalappiare e rifletti, se fosse vero, sai quanta pubblicità ci sarebbe in giro? E non si venderebbe certo solo in internet!
    Discorso a parte, invece, meritano altri metodi (esterni) mediante l’uso di apparecchi o esercizi manuali. Un apparecchio ultimamente pubblicizzato in internet si chiama ‘Andropenis‘ e secondo il suo ideatore, si baserebbe sul fatto che quel corpo interno di cui ho parlato prima (la spugna!) è elastica e soggetta ad allungarsi se messa in trazione. Stesso discorso per gli esercizi manuali, da fare costantemente e per molto tempo. Non so se credere o no a tali sistemi, certo ci ricorrerei solo se fosse veramente necessario e dietro consiglio del medico. Considerato che non si sente parlare molto di tali metodi in giro e che non ci si può fidare delle testimonianze che si leggono sugli stessi siti-venditori, qualche dubbio è d’obbligo!
    Alcune malformazioni del pene
    Pene dritto o storto (che curva)?
    Curvatura del pene.
    Un pene normale dovrebbe essere dritto o puntare leggermente in alto durante l’erezione.
    Il fatto che si alzi verso l’alto durante l’erezione è un fatto strutturale normalissimo. Così, come lo è pure una leggera inclinazione a sinistra o a destra, dovuta alla posizione cui il povero pisello è costretto a rimanere tra le cosce, dalla pubertà in poi. Alcuni esperti dicono che 10-15 gradi di spostamento (in tutte le direzioni) non portano conseguenze. Poi vi sono i peni molto storti, ovvero molto incurvati verso l’estremità. Anche qui se la curvatura non è esagerata, no problem.
    Invece, un pene a forma d’uncino potrebbe creare problemi all’atto sessuale e in ogni modo darebbe meno godimento ad entrambi. In casi estremi è richiesta una correzione chirurgica, mentre per casi più lievi vi sono cure meno radicali.
    Perché non si riesce a scoprire il glande?
    La pelle del pene non scorre.
    Le più comuni malformazioni dl pene sono la FIMOSI e il FRENULO CORTO.
    Fimosi - questo termine medico indica il restringimento del prepuzio. Essa impedisce lo scorrimento del prepuzio e così, durante l’erezione, ostacola o limita l’attività sessuale o la masturbazione. Nei casi più gravi la fimosi può perfino dare problemi all’emissione dell’urina o dello sperma. Quella che generalmente si osserva durante la pubertà è dovuta al mancato sviluppo del prepuzio mentre il pene sta seguendo il suo normale sviluppo. Pertanto, il restringimento aumenta col proseguire dello sviluppo ed in alcuni casi porta al blocco totale del prepuzio che, come un cappio non può più retrocedere allargandosi, per scoprire il glande. In molti casi è il ragazzo stesso ad accorgersi di tale malformazione, in età adolescenziale, quando durante la masturbazione si rende conto che il movimento del prepuzio è difficile, doloroso o del tutto impossibile.
    La fimosi presente già alla nascita spesso tra movimento del prepuzio ed erezioni, si risolve spontaneamente durante la crescita del bambino. Per me la colpa maggiore è dei genitori o del pediatra di base, che, durante l’infanzia e la prima adolescenza, dovrebbero controllare certe cose. Le cose importanti da verificare a quell’età sono la discesa dei testicoli nello scroto, la presenza di liquido (vedi appresso), e il movimento del prepuzio, per permettere anche una migliore pulizia del glande. Per i ragazzi spesso è la vergogna che li porta a non confidarsi con i genitori andando incontro, nella migliore delle ipotesi, ad una vita sessuale insufficiente e insoddisfacente. La Fimosi può essere più o meno severa e, pertanto, o si risolve con un piccolo taglietto o con l’asportazione totale del prepuzio (circoncisione).
    Il Frenulo corto riduce il movimento del prepuzio spesso procurando dolore durante l’atto sessuale e, lacerandosi, può anche sanguinare. Anche in questo caso un semplice intervento in day-hospital risolve definitivamente il problema. In entrambi i casi è consigliabile intervenire durante la pubertà così da avere un pene ben formato ed una serena adolescenza oltre che, ovviamente, una migliore attività sessuale.

    A cosa servono i testicoli?
    Per chi non lo sapesse, servono a produrre lo sperma, il seme che serve a fecondare (mettere incinta) una donna e trasferirgli il nostro patrimonio genetico. Lo sperma viene fuori con l’eiaculazione quando, al termine dell’atto sessuale o masturbazione, si raggiunge l’orgasmo che rappresenta il momento di massimo piacere.

    Grandezza dei testicoli.
    3×2 cm., ma uno dei testicoli può essere più lungo e grande dell’altro (in genere quello sx. ). Non si sa di sicuro il perché e secondo alcuni tale disparità eviterebbe l’urto tra i testicoli durante i movimenti.

    Perché mi manca un testicolo?
    Perché un testicolo risale e scompare nell’inguine?
    Testicoli mobili.
    Entrambi i testicoli fin dalla nascita dovrebbero essere presenti nello scroto. Spesso capita che entrambi o solo uno non discenda automaticamente

    Non è normale la risalita dei testicoli al di sopra dell’inguine o la presenza di liquido nel sacco.
    Nel primo caso si tratta della mancata chiusura del canale che alla nascita ha trasportato i testicoli giù nello scroto. Infatti, i testicoli dovrebbero scendere subito dopo la nascita, e i canali richiudersi in poco tempo. Il testicolo può così risalire e rimanere troppo nell’inguine mettendo a rischio la sua funzionalità. Se invece non è proprio disceso, durante lo sviluppo c’è il rischio che muoia prima che possa svilupparsi. Si parla di testicolo ritenuto e occorre intervenire chirurgicamente prima della pubertà per portare il testicolo nello scroto e salvarlo.
    Ho acqua nello scroto?
    In questo caso si parla di Idrocele - termine che indica presenza di acqua nel sacco.

    Può capitare che durante la discesa dei testicoli del liquido (siero) accompagni i testicoli e rimanga nello scroto sigillato. A volte tale liquido viene lentissimamente assorbito dal tessuto durante gli anni. Nulla di grave, se non ci sono infezioni e se si elimina però, chirurgicamente, prima dello sviluppo, altrimenti si rischia di perdere il testicolo.
    Vi sono altre malformazioni, ma non è certo questo il sito adatto per parlarne.
    Perché mi fanno male i testicoli?
    Dolore ai testicoli.
    Il dolore improvviso ai testicoli, non dovuto ad urti o schiacciamenti, può essere sintomo di qualcosa che non va, specialmente se il dolore persiste per molto tempo o per giorni. Le cause possono essere varie. Tra le più diffuse accenno al Varicocele che può presentarsi durante lo sviluppo sessuale e che consiste in un rigonfiamento delle vene attorno al testicolo. Durante lo sviluppo c’è una maggiore affluenza di sangue e quindi la possibilità che qualche vena diventi varicosa.
    Tale situazione, se non curata, può danneggiare il testicolo. Diversa cosa sono i fenomeni dolorosi dell’Orchite e quelli soprannominati in inglese "palle blu". Il primo è dovuto ad una infezione batterica con vistoso ingrossamento dei testicoli e pertanto, dovrebbe essere curata. La seconda si riferisce ad una semplice congestione testicolare e si presenta spesso dopo ripetuti casi nei quali, volutamente, si blocca e si trattiene l’eiaculazione durante l’atto sessuale. In questo caso basta eiaculare ed evitare successivamente di trattenere l’eiaculazione. In ogni caso, se il dolore permane è consigliabile parlarne col medico.
    Concludo consigliando a tutti, giovani ed anziani, di fare periodicamente dei check-up manuali ai testicoli per verificare che forma, dimensione e contenuto non presenti anomalie. Infatti, il tumore ai testicoli, alquanto diffuso, molto spesso si presenta senza sintomi e solo noi stessi, che conosciamo bene i nostri testicoli, siamo in grado di capire in tempo se qualcosa non va. Per farlo, basta perdere pochi minuti semmai mentre si fa la doccia o si è in bagno e preso tra le mani un testicolo, lo si comincia a palpare ed esaminare delicatamente in tutta la sua interezza verificando anche il sacco circostante e l’epididimo attaccato al testicolo. Si dia un’occhiata per verificare colore e omogeneità del tessuto, chiaramente visibile al di sotto del piccolo strato di pelle esterna dello scroto. Ripetere lo stesso procedimento con l’altro testicolo ed è fatta. Conoscendo il nostro testicolo saremmo subito in grado di capire, in futuro, se c’è qualche rigonfiamento o nodulo estraneo e correre ai ripari prima che sia troppo tardi.

    Perché i testicoli stanno appesi nello scroto?
    A cosa serve il sacco?.
    Lo scopo dello scroto è quello di allontanare i testicoli dal corpo e mantenerli ad una temperatura più bassa rispetto a quella del corpo. I testicoli e lo sperma non sopportano temperature più alte e già la normale temperatura corporea è alta per il loro ottimale funzionamento. Lo stato del sacco e la quantità dello sperma dipendono proprio dalla temperatura a cui essi si trovano.

    Perché i testicoli sono raggrinziti?
    Perché lo scroto (il sacco) è più disteso o più contratto?
    In genere, in presenza di caldo, lo scroto tende ad allungarsi mentre in presenza di freddo ad aggrinzirsi.

    Perché quel dolore dopo l’eiaculazione?
    Dopo l’eiaculazione, i testicoli iniziano da subito a ripristinare i livelli di testosterone, necessari anche a bloccare l’azione di quegli altri prodotti dalla prostata, che nel frattempo stanno procurando la contrazione dei muscoli e l’abrasione dei testicoli per ottenere appunto l’eiaculazione. Se il livello di testosterone è troppo basso, non avviene tale bilanciamento con conseguente dolore alle fasce muscolari, ai testicoli e nell’inguine. E’ ovvio che una seconda eiaculazione, laddove possibile, aggrava la situazione. In questo caso è chiaro che è solo un fatto ormonale non preoccupante, anche se facilmente curabile.

    Perché i testicoli sono così dolorosi agli urti?
    Perché i testicoli sono molto sensibili?
    Considerate che i testicoli (gonadi) rappresentano l’unico organo che permette di procreare, conservando il nostro patrimonio genetico. Sono quindi il nostro "tesoro" personale e per tale motivo madre natura li ha resi molto sensibili, rendendoli molto dolorosi anche al più piccolo tocco. In caso di un urto, che rientra nei limiti dell’accettabilità, a parte il dolore, non ci si dovrebbe preoccupare molto, ma avere l’accortezza di controllare al tatto tutta la struttura del testicolo anche a distanza di giorni per verificare che non vi siano variazioni. E’ ovvio che se il dolore persiste o si notano delle variazioni strutturali, occorre rivolgersi al medico.


    Il nostro seme, lo sperma


    Di che colore dev’essere lo sperma?
    Il colore dello sperma non deve essere giallo o rosso! Normalmente è biancastro (bianco-grigio o bianco-perla). Ogni variazione improvvisa e persistente di colore o di consistenza dello sperma sono sintomo di un infezione in atto o di emorragie.
    Quanti spermatozoi dovrebbero esserci nello sperma emesso?
    Quello che noi comunemente chiamiamo sperma è una secrezione formato da un liquido (spermatico) in cui vivono e si muovono gli spermatozoi, dai 100 ai 600 milioni.
    In genere non è solo la poca quantità di sperma a rendere poco fertile l’uomo, quanto il numero e la vitalità dei suoi spermatozoi. Tale informazione si può ottenere con il semplice esame dello sperma. La quantità di sperma, così come il numero di spermatozoi presenti, non è possibile aumentarla per sfizio. In caso di problemi di fertilità sarà l’andrologo o l’urologo a prescrivere medicinali adatti.
    Quant’è la quantità di sperma da emettere?
    Quanto tempo c’impiega lo sperma a riformarsi?
    La quantità di sperma emesso varia tra 1,5 – 5 ml. ed è un fattore genetico. Condizioni fisiche, età e il tempo trascorso dopo l’ultima eiaculazione fanno variare la quantità. Le frequenti e continue eiaculazioni abbassano il volume dello sperma emesso perché per essere prodotto completamente le ghiandole impiegano alcune settimane (1 mese circa). Praticamente, lo sperma emesso oggi sarà quello che i nostri organi hanno cominciato a produrre un mese fa. Questo non significa che non possiamo eiaculare più di una volta o che non possiamo farlo ogni qualvolta ne sentiamo la necessità, a meno che non stiamo cercando di "ingravidare" la nostra partner e abbiamo problemi di fertilità. La produzione di sperma inizia con la pubertà e praticamente non finisce più fino alla morte.


    Come viscoso o denso dev’essere lo sperma?
    All’emissione lo sperma deve presentarsi viscoso al punto giusto e generalmente dopo 15 -20 min. deve liquefarsi da solo (per l’azione d’enzimi presenti nel liquido stesso e prodotti dalla prostata, che hanno il compito di rompere i legami delle molecole). Vi sono, in ogni modo, casi in cui la viscosità è troppo alta procurando una alta mortalità degli spermatozoi durante il loro normale “viaggio” all’interno della vagina, per arrivare all’ovulo (nell’utero) e fecondarlo.

    Cosa contiene lo sperma?
    Perché ha quello strano sapore e odore?
    Il Liquido (plasma) seminale prodotto dall’epididimo, dalle vescichette seminali, dalla prostata e dalle ghiandole accessorie, per le sue caratteristiche chimico-fisiche ha una funzione fondamentale di veicolo e di nutrimento per gli spermatozoi. Pertanto, lo sperma contiene numerose sostanze di diversa natura:
    sali, tendenti ad evitare un aumento dell’acidità del liquido che danneggerebbe la funzionalità degli spermatozoi; zuccheri, principalmente il fruttosio che svolge funzioni di materiale energetico necessario per la loro motilità; acido citrico, il cui ruolo sembra essere importante per il processo di condensazione-liquefazione dello sperma.
    Il sapore e l’odore caratteristico dello sperma è proprio dovuto alla combinazione di questi componenti.

    Lo sperma si può assaggiare o deglutire?

    Non fa certo male e si ingeriscono dalle 10 alle 20 calorie soltanto.
    Però, tenete presente che l’atto sessuale tra persone e lo sperma sono i veicoli con cui si trasmettono malattie veneree e l’AIDS!
    Pertanto, che siate uomini o donne, fate attenzione e se il caso utilizzare il preservativo.
    Molti ragazzi si chiedono se possono assaggiare o mangiare il loro stesso sperma….

    Perché quelle erezioni notturne?
    Aiuto, eiaculo nel sonno?

    La polluzione notturna (ovvero l’eccitazione con emissione di gocce di liquido durante il sonno) che la maggior parte dei ragazzi subisce, è il segnale della tempesta ormonale iniziata durante la pubertà. Normalmente i livelli di testosterone aumentano durante la notte e per questo, che siate adolescenti o persone adulte, l’erezione notturna o mattutina è una cosa più che normale.
    Per i ragazzi, l’eccitazione è più grande e vi sono pertanto, anche delle spontanee eiaculazioni ma, se tali episodi sono molto frequenti con eiaculazioni complete allora credo sia ora di masturbarsi o di farlo più spesso
    Quante volte posso masturbarmi?
    La masturbazione è dannosa per la salute?
    Fino a che età ci si può masturbare?
    Lo sviluppo sessuale porta anche eccitazione e la voglia di sesso è soddisfatta tramite la masturbazione. Essa non è dannosa, ed è una normale tappa dell’adolescenza. La masturbazione NON è segno di squilibrio se fatta a 50 anni!
    La masturbazione non ha età.
    Si suppone solo che ad una certa età ci siano (o dovrebbero esserci) dei rapporti (più) stabili e quindi un’esigenza minore a ricorrere a questo tipo d’amore solitario.
    Ovviamente non vi sono numeri prestabiliti: c’è chi ha esigenza di masturbarsi più volte al giorno e a chi basta una volta a settimana.
    L’età e gli interessi giocano un ruolo importante in questo.
    Inoltre, la parte genetica ha anche qui il suo ruolo, con chi (con più testosterone in circolo) si troverà in un continuo stato d’eccitazione e chi invece si ecciterà solo dopo aver visto un film hard!
    Gli eccessi se vi sono possono avere complicanza solo a livello psicologico.
    Il sesso (e quindi anche la masturbazione) giova alla salute ed è stato dimostrato che, tra le altre cose, evita il cancro alla prostata.
    Un eccesso potrebbe, in certi casi, essere sintomo di una qualche sofferenza psicologica.
    La masturbazione non porta alla cecità, come i nostri genitori scioccamente dicevano, così come un eccesso non porta ad alcuna malattia. Solo dopo molto tempo che si è stati dediti per più volte al giorno a tale passatempo, è possibile riscontrare astenia, mancanza di concentrazione e anemia. Solo a titolo precauzionale gli sportivi evitano di fare sesso primo di una gara. In tutti gli altri casi, una normale attività masturbatoria, anche se fatta per sempre, non provoca ALCUN danno fisico o mentale!

    Come si esegue la masturbazione?
    In che modo e dove ci si masturba?
    Alcuni chiedono in che modo masturbarsi!
    Che dire, ai miei tempi era tutto naturale e ovvio, si allungava la mano e senza preparazione alcuna, si muoveva il pene facendo scorrere il prepuzio su e giù, dapprima lentamente e poi con più vigore fino al raggiungimento dell’orgasmo.

    C’è un modo per combattere l’eiaculazione precoce?
    Atto sessuale troppo breve.
    Eiaculazione difficile da raggiungere o assente.
    Eiaculatio precox – Con tale termine s’indicava, in medicina, un’eiaculazione talmente veloce che durante l’atto sessuale non si riusciva a mettere il pene nella vagina per ottenere una fecondazione. Oggi, invece, si indica un qualunque atto sessuale molto breve (pochi minuti) che crea insoddisfazione nell’uomo e nel partner. Nelle coppie si sa, infatti, che le donne hanno tempi di riposta leggermente più lunghi dei maschi e, pertanto, per fare in modo che anche lei possa raggiungere un orgasmo (o più) occorre che l’atto duri più. Stando alle (solite) statistiche, in media l’atto sessuale dura dai 5 ai 20 min. ma, ovviamente, il problema è in relazione alle esigenze del partner. E’ inutile preoccuparsi di avere rapporti più lunghi se poi il nostro partner si sente già soddisfatto dopo pochi minuti di sesso. Ormai tutti sanno che i preliminari diventano un passaggio importante per chi ha problemi di durata.
    Il sesso non viene fatto solo con gli organi preposti, ma principalmente con la testa. Stare sereni mentre si fa sesso è la cosa più importante. Una persona mi raccontò che durante l’atto sessuale e prevalentemente quando avvertiva che l’eccitazione stava arrivando, cominciava a pensare a cose che generalmente lo turbavano o lo innervosivano (situazioni accadute, tasse da pagare, impegni, ecc.). Era giusto un modo per diminuire l’eccitazione, per deviare la mente e avere la possibilità di rimandare l’eiaculazione. In tal modo, pian piano e con la giusta scelta dei tempi, era riuscito a prolungare i suoi atti sessuali di 10 min. Oggi, con l’aiuto di alcuni medicinali (in genere quelli antidepressivi) si può migliorare. Al contrario poi, vi sono persone che arrivano all’orgasmo con molta difficoltà o che non vi arrivano affatto. Anche qui il problema è mentale e psicologico con qualche "ansia nascosta" che blocca e rimanda l’eiaculazione. Una volta ho letto che spesso, chi non riesce ad eiaculare durante i normali rapporti sessuali con la propria donna, è perché durante l’infanzia/adolescenza ha avuto un rapporto conflittuale con la propria madre, una sorta di complesso Edipo-simile per il quale la persona blocca inconsciamente l’eiaculazione per evitare la fecondazione… come se il partner in quel momento rappresentasse la madre. In ogni caso, se vi trovate in questa situazione, vi consiglio di consultare qualche psicologo.

    E’ possibile avere più orgasmi?
    Per le donne è un fatto normale dal momento che per loro l’orgasmo non coincide con l’eiaculazione (le donne non hanno eiaculazione!), ma è solo un momento in cui il piacere raggiunge l’apice. Ma vi sono donne che emettono del liquido durante l’orgasmo. Per gli uomini, invece, diventa un’eccezione perché generalmente dopo l’emissione di sperma, l’organismo fa in modo che l’eccitazione cessi e il sangue defluisca dal pene. Bisogna pensare che lo scopo dell’atto sessuale è, evolutivamente, quello della procreazione, pertanto, più atti consecutivi non avevano evolutivamente senso.
    Nei giovanissimi a volte bastano dai 10 ai 20 minuti perché l’eccitazione ritorni e la possibilità di avere una nuova erezione. In generale, vi sono persone a cui basta poco tempo per essere "pronti" ed altri, invece, a cui occorrono molte ore. Niente di strano o anormale, anche qui è un fatto costituzionale, voglio dire personale e genetico. E’ ovvio che con l’età il tempo di recupero si allunga. Poche persone, invece, hanno la capacità di avere un secondo atto sessuale consecutivo, senza una sensibile perdita d’erezione.
    Dal punto di vista sessuale, esse sono delle persone geneticamente fortunate.
    Il Viagra, d’altronde, non serve a questo e non dovrebbe essere usato dai giovani per questo scopo. Qualcuno pensa alla pillola blu come a quella capace di tutto. Invece, deve essere usata solo da chi ha problemi erettili. E’ normale che nei giovani (senza problemi d’erezione) anche una piccola dose provoca un’erezione "forzata" ed extra che molti sfruttano per guadagnare quei minuti di tempo necessari al recupero e passare poi per dei Superman.




     
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  2. giulio acuto99
     
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    Il programma esploriamo il corpo umano con Geniv ritornerà fra poco :lol:
     
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    Solo perchè tu non hai il pisello, non è detto che agli altri non interessi.. :lol:
     
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  4. giulio acuto99
     
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    Non è vero io ho un pitone affrontami se ne hai il coraggio watah :mena: :keishu:
     
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    :fisk: si il pitone nano...


    :asd:
     
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  6. giulio acuto99
     
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    CITAZIONE (Geniv @ 17/5/2012, 17:18) 
    :fisk: si il pitone nano...


    :asd:

    No io ho un pitone di quelli che ci sono nelle foreste dell'amazzonia :mena: :keishu:
     
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    ...nel villaggio dei puffi... :fisk:
     
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  8. giulio acuto99
     
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    Ma ti sei mai accorto che nei puffi ce solo una femmina è tutti gli altri sono maschi secondo tè qual'è il lavoro più redditizio per puffetta :asd:
     
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    fai la puffessa? :o:
     
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  10. giulio acuto99
     
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    Cosa vuol dire pufessa?
     
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    puffo femmina= puffessa :asd:
     
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  12. giulio acuto99
     
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    Non sono mica gay!!!!!!!!
     
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  14. giulio acuto99
     
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    Smettila di fare quella faccina ti hò detto che non sono gay!!!!!!!!!!! :mena: :nono: :keishu:
     
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