L'amico ritrovato di Uhlman Fred - Trama personaggi

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  1. <kikkina>
     
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    AUTORE

    Fred Uhlman (Stoccarda 1901 - Londra 1985). Egli non era uno scrittore di professione, era pittore ed anche avvocato di origine tedesca. Di genitori ebrei tedeschi, con l’avvento del nazismo e con la promulgazione delle leggi antisemite che negavano agli ebrei e non solo il diritto di esistere, non poté esercitare a lungo in patria la professione di avvocato, e quindi, lasciò la Germania, nel 1933 stabilendosi a Londra. A settant’anni pubblicò “L’amico ritrovato (1971) ”, primo romanzo di una "trilogia del ritorno", cui seguirono “Niente resurrezioni per favore” e “Un’anima non vile”, entrambi pubblicati nel 1979. L’esperienza della guerra e l’impegno personale dello scrittore nell’aiutare gli ebrei espatriati ispirano la vicenda del primo e più celebre romanzo, che ruota attorno all’amicizia fra un ragazzo ebreo e un ragazzo tedesco narrando la loro crescita spirituale.

    GENERE

    Possiamo considerare questo libro – L’amico Ritrovato – un breve romanzo o lunga novella, in quanto sono descritti per lo più rapporti. Rapporti del protagonista Hans con i genitori, gli amici, i professori, il rapporto con i grandi problemi dell’esistenza. Poiché questa è la storia dell’amicizia fra Hans e Konradin, nel libro prevale l’analisi dei sentimenti, delle idee, senza tralasciare l’analisi della personalità dell’adolescenza e le sue molteplici sfaccettature, che non lasciano spazio ad una trama molto articolata. Dunque, possiamo affermare che, per quanto riguarda il genere di questo romanzo, esso è di carattere autobiografico, grazie alle rievocazioni di alcune fasi salienti dell’adolescenza dell’autore.

    AMBIENTE GEOGRAFICO E EPOCA STORICA

    Per ciò che concerne l’ambiente geografico nel quale si colloca la vicenda narrata, possiamo assicurare che si tratta di una regione tedesca, precisamente il Wüttemberg, che funge sicuramente da sfondo alla narrazione degli avvenimenti storici descritti all’interno del libro.
    L’epoca storica nella quale si susseguono gli avvenimenti, è quella del primo dopoguerra, anni nei quali la Germania attraversa un periodo di crisi dovuto alla pace punitiva del trattato di Versailles.
    È tuttavia, un’amicizia piuttosto fugace quella fra Hans e Konradin, infatti essa nasce, fiorisce e termina nel giro di un anno, dal febbraio 1932 alle vacanze di Natale dello stesso anno, prima dell’ascesa al potere di Hitler.

    TRAMA

    Tutto ha inizio con l’arrivo di Konradin presso il Liceo Classico Karl Alexander Gymnasium, in classe di Hans. Il nuovo arrivato, mostra – quasi ingenuamente – degli atteggiamenti di superiorità, maturando sempre più, in ognuno dei suoi compagni, comportamenti di profondo e dovuto rispetto. La sua diversità rispetto all’intera massa, sviluppa sempre più in Hans un desiderio di diventare suo amico, il suo migliore e unico amico. Unico perché lui non possiede veri amici: infatti nessuno della classe corrisponde “all’idea romantica” che egli ha dell’amicizia. Hans scopre di avere interessi comuni a quelli di Konradin, come per esempio la passione per la numismatica.
    Così, in breve tempo, tra i due protagonisti s’instaura un rapporto, basato sulla fiducia e rispetto reciproci, a testimonianza delle visite di Konradin a casa di Hans. Il primo viene accolto a casa del ragazzo ebreo, in maniere differenti da parte dei due genitori di Hans.
    Dopo una serie di alterne vicende, tra i due continua ad accrescere il sentimento dell’amicizia, che verrà in seguito offuscato dall’incontro a teatro. Infatti in questo frangente Konradin, affascinato anche lui dal nazismo, ostenta comportamenti d’indifferenza nei confronti di Hans, solamente a causa della presenza di sua madre. Quest’avvenimento segna l’inizio della fine della loro amicizia e anche dell’adolescenza. Successivamente, con l’ascesa al potere di Hitler, Hans sarà costretto ad emigrare in America, presso parenti, dove diverrà un buon avvocato americano, si costruirà una famiglia, cercando anche di dimenticare. Molti anni dopo, però, casualmente sarà costretto a ricordare, a ritrovare il suo amico perduto…

    PERSONAGGI PRINCIPALI

    HANS: Evidenzia una personalità piuttosto contraddittoria e vulnerabile, caratterizzata da continui alti e bassi, tipici dell’adolescenza. È l’esposizione delle sue idee, dei suoi sentimenti, della sua concezione estremamente “romantica” dell’amicizia, della sua visione abbastanza soggettiva dell’esistenza umana, che contrasta fortemente con la realtà quotidiana.

    Hans, che apertamente si dichiara prima svevo, poi tedesco ed infine ebreo, è un adolescente interessato ed affascinato da tutto ciò che è arte, ma al contrario vive una vita scolastica serena, quasi al limite dell’indifferenza, costellata da timori, ingiurie dei suoi compagni nei suoi confronti che maturano in lui sentimenti simili alla rassegnazione e all’arrendevolezza nell’osservare un popolo sempre più estasiato da una politica dittatoriale. Tutto questo a causa delle sue origini ebree che gli impedivano di condurre una vita simile a quella dei suoi compagni, ed in particolare di avere un amico.
    Fa dunque uno strano effetto ritrovarne la descrizione definitiva degli ultimi capitoli, nei quali Hans appare come un uomo finalmente realizzato ed in netto contrasto con la sua figura adolescenziale.

    RAPPORTO CON KONRADIN: il rapporto instauratosi fra i due, nel corso della narrazione, appare sempre più saldo, ma verrà in seguito minato dalla madre di Konradin, ostacolo al proseguimento del loro rapporto. Quest’ultima, di origine polacca nutriva un profondo odio verso gli ebrei, ponendo sullo stesso piano giudaismo e comunismo internazionali, ritenendo il popolo ebraico la vera causa di tutti i problemi del mondo. Considerava l’amicizia fra suo figlio ed un ebreo una vistosa macchia per il nome glorioso degli Hohenfels.

    RAPPORTO CON I GENITORI: come tutti gli adolescenti che attraversano questa fase di transizione, anche Hans e la sua fragilità emotiva vengono confuse con freddezza ed indifferenza e diventa spesso difficile, come per la madre di Hans, star vicino ai propri figli.

    RAPPORTO CON I PROFESSORI: i professori di Hans e Konradin hanno sempre un atteggiamento “protettivo e educativo” nei confronti dei loro alunni, ma le loro sono lezioni puramente didattiche.

    KONRADIN: Konradin, esponente dell’aristocrazia tedesca (è Conte di Hohenfels), non mostra atteggiamenti di superiorità nei confronti degli altri suoi compagni. Ciò che colpisce, infatti, della sua personalità è la sua impassibile compostezza con la quale è in grado di star seduto nel suo banco, al contrario degli altri ragazzi. Un’altra sfaccettatura del suo carattere, è presentata in una chiave che potrebbe sembrare negativa, ma al contrario non lo è. Konradin, infatti, manifesta una certa superficialità, un distacco che vanno letti come un atteggiamento d’indifferenza, che varierà con la fiducia riservatagli da Hans.

    PERSONAGGI SECONDARI

    GENITORI DI HANS:
    PADRE DI HANS: ha una personalità assai controversa, caratterizzata dalla sua visione del nazismo come un morbillo facilmente guaribile. Egli è fermamente convinto che gli ebrei, evitando di integrarsi completamente all’interno della società tedesca, agiscano da catalizzatori, arricchendo e stimolando la cultura tedesca, come avvenuto già precedentemente.

    MADRE DI HANS: poco incline alle questioni di carattere politico, è sempre troppo indaffarata, come definisce Hans, per preoccuparsi dei nazisti, dei comunisti o di altra gente di quella risma, guardando sempre in cagnesco le idee e le opinioni delle une e delle altre fazioni politiche.

    AMICI DI HANS E KONRADIN: divisi nell’élite del ”Caviale”, vengono definiti da Hans come una “folla opaca e incolore”, con la quale quest’ultimo non riesce ad entrare in stretti rapporti.

    I PROFESSORI

    HERR POMPETZKY: ha una visione della realtà storica completamente soggettiva e cerca di inculcarla ai suoi alunni. Egli pretende di dare un’interpretazione generale della storia, capace di spiegare i più disparati fenomeni, verificatisi nel corso dei secoli.

     
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  2. Raffaele Minichino
     
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    Molte grazie mi e servito per un tema
     
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  3. Clarabella GV
     
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    Avrei messo in evidenza meglio i ruoli dei personaggi del genere antagonista etc...

    Per il resto bene
     
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  4. Beppe1
     
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    Grazie infinite mi serviva per un
     
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  5. Puffa1
     
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    graziee
     
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  6. Anonimo
     
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    Palesemente copiato da skuola.net non avete aggiunto niente che caratterizzava questo testo che avete messo
     
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  7. Ste_Inazuma
     
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    CITAZIONE
    RAPPORTO CON I GENITORI: come tutti gli adolescenti che attraversano questa fase di transizione, anche Hans e la sua fragilità emotiva vengono confuse con freddezza ed indifferenza e diventa spesso difficile, come per la madre di Hans, star vicino ai propri figli.

    cazz quan'è vero!
     
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  8. MELISSA4
     
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    quali sono le caratteristiche del narratore????? PERFAVORE AIUTOOOOO.....
     
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  9. Ste_Inazuma
     
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    Il narratore è interno, in quanto narra in prima persona le vicende. Infatti l’autore si immagina che uno dei due ragazzi, Hans, rievochi, narrando in prima persona, l’amicizia che ha riempito la sua adolescenza.
     
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  10. ANNE1
     
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    grazzie o preso 9 ricopiando
    [SPOILER][/SPOILER]
     
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  11. SolDaystar44
     
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    Io l ho letto... Un bellissimo libro
     
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  12. Samuelgamer57
     
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    grazie dovevo farci la scheda libro mi è servito moltissimo
     
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  13. Nicole1
     
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    Il narratore è. Onnisciente?
    KKn5OL1 KKn5OL1
     
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12 replies since 3/6/2009, 11:40   38781 views
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